Il disco del giorno: The Specials, "Too Much Too Young"

The Specials
Too Much Too Young (Cd EMI Gold 7243838333)
Ascoltare questo disco significa essere immediatamente riportati indietro nel tempo, quando alla fine degli anni ’70 impazzavano la moda optical a scacchi bianchi e neri, gli occhiali scuri e i cappelli da gangster mentre le classifiche inglesi pulsavano al ritmo dello ska, letteralmente esploso nel giro di un paio d’anni.
Tra i migliori gruppi che univano influenza giamaicana e sapori new wave si devono annoverare gli Specials, una band fondata a Coventry che in breve tempo collezionò una serie di hits infallibili tra i quali "A Message to You Rudy", "Nelson Mandela", "Ghost Town" e "Too Much Too Young".
Il gruppo inoltre fu responsabile della fondazione di quella che sarebbe diventata l’etichetta-simbolo del fenomeno ska, la 2-Tone records, che riunì intorno a sé un grande numero di artisti dediti a questo stile in Inghilterra.
La voce particolare di Terry Hall rimbalzava con toni surreali sopra la chitarra ipercinetica di Roddy Radiation, in una mistura dal sapore pungente che portava irresistibilmente verso la pista da ballo. Brani come "Do the Dog", "(Dawning of) a New Era" e "Rat Race" sono ancora oggi in grado di scatenare l’entusiasmo a qualsiasi festa, soprattutto se ascoltati a tutto volume e accompagnati da copiose dosi di birra scura.
Musica fracassona e insolente, lo ska inglese di quegli anni era molto diverso dall’originale modello nato in Giamaica, decisamente più rilassato, e poteva andare tranquillamente a braccetto con il punk come espressione del disagio e della voglia di rivalsa del proletariato giovanile britannico; non a caso il loro primo album fu prodotto da Elvis Costello e gli Specials furono scelti dai Clash come gruppo di supporto per molti dei loro concerti, aumentando così la
cerchia dei propri ammiratori anche presso il pubblico del rock.
Rispetto ai loro colleghi come i Madness o i Beat gli Specials possedevano forse meno umorismo e pulizia strumentale ma avevano dalla loro una compattezza d’assieme che spingeva come una dinamo sia nelle composizioni originali che nelle cover di brani amatissimi come "You’re Wondering Now" degli Skatalites e "Monkey Man" di Toots and The Maytals; ora non vi resta che lucidare le scarpe bicolori, passarvi una mano di brillantina tra i capelli, far partire questo Cd che riunisce molti dei loro successi (rimasterizzati in modo brillante) e gettarvi in pista.
Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.
Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.
