Il disco del giorno: John Scofield, "Groove Elation"
John Scofield
Groove Elation (Cd Blue Note 83280124)
Il nome di John Scofield non ha certo bisogno di presentazioni per gli appassionati di jazz: la sua bravura è stata riconosciuta fin dai tempi della militanza nel gruppo di Miles Davis, e il chitarrista americano ha al suo attivo una discografia ampia e di successo. Questo disco, però, come il precedente e altrettanto bello "Hand Jive", si scosta dallo stile puramente jazzistico per rendere omaggio ai classici Organ Combos che tanto successo ebbero negli anni ’60 grazie ai dischi di Wes Montgomery e Grant Green, dove l’accento cadeva più sul blues che sul bebop e le influenze soul e r&b erano maggiormente pronunciate.
Scofield ha riunito un gruppo di amici i cui nomi garantiscono già in partenza un risultato di assoluta qualità. L’organo di Larry
Goldings rende omaggio a Big John Patton e Richard ‘Groove’ Holmes sfoderando sonorità che scaldano il cuore, Dennis Irwin
al contrabbasso è come sempre solido e ricco di swing ma il vero protagonista del disco assieme al leader è il formidabile batterista Idris Muhammad (ve lo ricordate con Lou Donaldson in dischi come "Alligator Bogaloo" e "Midnight Creeper"?) che dimostra ancora una volta di essere il numero uno assoluto quando si tratta di costruire ritmi funky essenziali e allo stesso tempo trascinanti. Basta ascoltare come tiene il diabolico tempo slow groove dell’iniziale "Lazy" per saltare sulla sedia, mentre in "Peculiar" e nello shuffle di "Let the Cat Out" Muhammad vi stenderà K.O. con la sua batteria che sembra non conoscere sosta nel proporre figure sempre interessanti.
Scofield da par suo scrive alcuni dei migliori brani della sua carriera (anche se "Kool" è copiata di sana pianta da "Let the Music Take Your Mind" di Grant Green; guarda caso anche in quel disco alla batteria c’era Muhammad) ed esibisce assoli che innovano la tradizione nel momento esatto in cui ad essa rendono esplicito omaggio, alternando chitarre elettriche e acustiche con fraseggi e piroette melodiche sempre imprevedibili, divertendosi a giocare anche con i cliché del genere per poi svoltare all’ultimo secondo in una direzione diversa. Se a tutto questo aggiungiamo le percussioni del vecchio leone Don Alias e una sezione fiati di pesante calibro che comprende Steve Turre al trombone, Randy Brecker alla tromba, Billy Drews al sax e Howard Johnson alla tuba il risultato non può che essere incendiario.
Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.
Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.
