Crispian Mills (Kula Shaker): ‘Radiohead? I più sopravvalutati’

Che i Radiohead, nonostante l’incredibile profilo, non siano considerati all’unanimità dei geni è risaputo. Al novero dei detrattori della band di Oxford va iscritto anche Crispian Mills, frontman, principale autore e fondatore dei Kula Shaker, band fondata a Londra a metà anni Novanta recentemente tornata ad affacciarsi sul mercato discografico con l’album di inediti in studio “1st Congregational Church Of Eternal Love (And Free Hugs)”.
A offrire l’assist per la dura esternazione del quarantanovenne artista britannico è stato il New Musical Express, che - nel corso di una sorta di quiz-intervista parte della serie “Does Rock ‘N’ Roll Kill Braincells?”, ha ricordato a Mills in precedente poco piacevole - per lui - con il gruppo di “Creep”.
Nel 2007 il bassista del gruppo di Yorke Colin Greenwood, per evitare che il master di “In Rainbows” suscitasse curiosità e potesse diventare oggetto di potenziali furti, decise di etichettare il supporto con il settimo lavoro in studio del gruppo con un nome che non avrebbe attirato l’attenzione di nessuno. Tra i titoli fittizi candidati “Eagles greatest hits”, “Phil Collins hip-hop covers” e “Kula Shaker demos” ebbe la meglio proprio quello riguardante la band di "Govinda".
“I Radiohead sono il gruppo più sopravvalutato dell’universo”, ha dichiarato il frontman: “Credo che quei ragazzi credano nel loro mito, e proprio per questa ragione i loro dischi sono così noiosi e pretenziosi. Non mi sono offeso per quello che hanno detto [sui Kula Shaker], sono sinceramente convinto che siano noiosi”.
Alla domanda se abbia mai incontrato Yorke e la band, Mills ha risposto sarcasticamente: “Siamo solo dei comuni mortali, non incontriamo mai le divinità. Al festival di Glastonbury del 1997 hanno suonato contemporaneamente a noi [i Radiohead erano headliner sul main stage, i Kula Shaker sul palco secondario]: i lettori del Guardian [storica testata britannica di orientamento progressista, associata da parte dell’opinione pubblica britannica a un pubblico snob e radical chic] erano sotto il loro palco, tutti gli altri erano da noi”.
Nel botta e risposta tra la testata UK e Mills sono finiti anche gli Oasis, per i quali i Kula Shaker aprirono (insieme ad altri gruppi) i due leggendari concerti di Knebworth del 1996. “Fare parte di quel cast è stato come essere parte di un evento più che di un concerto”, ha ricordato Mills: “Non abbiamo potuto incontrare nessuno, ma possiamo dire di esserci stati. Non eravamo amici degli Oasis, tra noi c’era una certa competizione. Probabilmente Noel pensava che convenisse tenere vicini i propri ‘nemici’. Eravamo rivali e loro erano al top”.