Korn, Munky: ‘La musica pop si è evoluta in qualcosa di artificiale’
Intervistato dal magazine australiano Wall Of Sound, il chitarrista dei Korn James "Munky" Shaffer ha espresso il suo punto di vista sullo stato della musica partendo da una riflessione sulle prestazioni commerciali del rock e sulla sua popolarità, che secondo il musicista “arriva a ondate”.
Munky, attualmente impegnato a promuovere il nuovo album della band di Jonathan Davis, “Requiem”, ha parlato del calo di attenzione da parte del pubblico verso il rock, negli ultimi anni superato dall'hip-hop come genere più popolare negli Stati Uniti, e - come riportato da Blabbermouth - ha affermato: “Personalmente, penso che la cosa non abbia importanza perché se qualcosa è fatto bene e proviene da un lavoro autentico, vengono loro a bussare alla porta”. Ha aggiunto:
“La musica pop si è evoluta in qualcosa di artificiale, arriverà al punto di non essere reale. Se le persone bramano strumenti veri e qualcuno che canti davvero dal vivo, l'intera faccenda si ripresenterà perché ci sarà bisogno di quello. E arriva a ondate. E va bene, perché non ci siamo per la fama, ma per i fan”.
Il quattordicesimo disco dei Korn, pubblicato lo scorso 4 febbraio, arriva a quasi tre anni di distanza dal precedente “The Nothing” (leggi qui la nostra recensione) che, a causa della pandemia, Davis e compagni non hanno potuto supportare più di tanto come previsto con tour e concerti. La lontananza dai palchi, però, ha permesso al gruppo di lavorare su nuovo materiale e dare vita a “Requiem”. "La nostra musica ci ha fatto andare avanti, perché è l'unica cosa che ci tiene in vita!”, ha spiegato James "Munky" Shaffer sempre a Wall Of Sound per sottolineare quanto sia stato difficile il periodo caratterizzato dall’emergenza sanitaria e l’impossibilità di tenere live per la band, che è però tornata a portare la sua musica sui palchi e il prossimo 7 giugno sarà in concerto a Milano.