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Da Elisa a Blanco, da Dargen a Rkomi: qualche riflessione sul cast di Sanremo 2022

Big, rivelazioni, scommesse: è un cast variegato, quello del Festival di Sanremo 2022, al via l’1 febbraio. Lo racconta, in piccolo, la playlist “Italia In Viaggio”.
Da Elisa a Blanco, da Dargen a Rkomi: qualche riflessione sul cast di Sanremo 2022

Ci sono big che big lo sono da almeno vent’anni, come Elisa o da almeno una decina d’anni, come Emma. Protagonisti della new wave italiana che nelle ultime stagioni discografiche ha rivoluzionato il pop tricolore, come Mahmood. Ci sono rivelazioni come Rkomi, che dopo lavori come “Io in terra” e “Dove gli occhi non arrivano” ha finalmente trovato la quadra con il suo ultimo album “Taxi Driver”, campione delle classifiche nel 2021. Oppure Blanco, che dal nulla con il suo album “Blu Celeste” s’è preso la scena. Outsider come Dargen D’Amico e Giovanni Truppi, istituzione della scena rap italiana il primo, cantautore tra i più raffinati del circuito indipendente il secondo. E promesse come Yuman, Tananai e Matteo Romano, appena promossi a big dopo aver vinto, a dicembre, Sanremo Giovani: è un cast variegato, quello del Festival di Sanremo 2022, al via l’1 febbraio. Lo fotografa, in piccolo, la playlist “Italia In Viaggio” (in copertina c’è Cesare Cremonini, a Sanremo come superospite per celebrare i suoi vent’anni di carriera e presentare il nuovo album “La ragazza del futuro”, che uscirà il 25 febbraio), che a pochi giorni dalla partenza della kermesse presenta alcuni di quelli che saranno i protagonisti della gara, qui tutti ai nastri di partenza.

Elisa, che il Festival lo vinse nel 2001, ventuno anni fa, con “Luce (Tramonti a nord est)”, torna all’Ariston per raccontare al grande pubblico questa nuova fase della sua carriera, all’insegna di una maggiore apertura, della voglia di uscire dalla sua “comfort zone”. La cantautrice friulana ha nel cassetto non uno, ma ben due nuovi album: uno in italiano e uno in inglese. “Ritorno al futuro / Back to the future”, arriverà nei negozi il 18 febbraio, a due settimane dalla fine del Festival, dove Elisa presenterà “O forse sei tu”. Ad anticipare il disco, svelando ai fan quelle che saranno le atmosfere del lavoro, ci pensano i singoli “Seta”, “A tempo perso” e “Show’s rolling”.

Tra gli ex vincitori che quest’anno si rimettono in gioco c’è anche Mahmood. A tre anni dal boom di “Soldi”, che a sorpresa vide il cantautore milanese – appena promosso a big dopo aver vinto Sanremo Giovani – vincere il Festival di Sanremo 2019, Mahmood – reduce dalla pubblicazione di “Gettolimpo”, l’album nel quale ha raccontato come la sua vita è cambiata dopo il trionfo di “Soldi” – torna all’Ariston, ma non da solo: ad accompagnarlo c’è Blanco, rivelazione del 2021 con il suo album “Blu Celeste”, triplo Disco di platino per l’equivalente di 150 mila copie vendute. “Brividi”, la canzone che canteranno sul palco, vede i loro stili mischiarsi: da un lato la scrittura elegante e raffinata di Mahmood, tra le penne più richieste (ha scritto, tra gli altri, per Elisa, con la quale ha inciso pure “Rubini”, Noemi, Elodie), dall’altro la grinta, la vitalità e l’impeto di Blanco, esordiente assoluto sul palco dell’Ariston. Sono i favoriti, per gli scommettitori.

Un altro che le classifiche, nel 2021, le ha divorate, è Rkomi. Il suo “Taxi Driver” è risultato essere, secondo i dati ufficiali FIMI, il disco più venduto del 2021 in Italia. All’Ariston Mirko Martorana, questo il vero nome del 27enne rapper milanese, cercherà la consacrazione dopo i successi di questi ultimi anni e lo farà con “Insuperabile”, pezzo rap’n’roll che guarda un po’ nei suoni allo stile esplosivo di Salmo. Il progetto “Taxi Driver”, che Rkomi menziona anche nel testo di “Insuperabile”, viene portato avanti con una nuova edizione del disco, contenente – oltre a hit come “Luna piena”, in duetto con Irama – anche nuovi pezzi, dalla stessa “Insuperabile” a “La coda del diavolo”, in duetto con Elodie, passando per “Maleducata”, con Dargen D’Amico.

A proposito di Dargen: il 41enne rapper milanese, che ha scritto alcune delle pagine più importanti della cultura hip hop italiana (già dalla fine degli Anni ‘90, quando fondò con Guè Pequeno nei corridoi del liceo Parini di Milano le Sacre Scuole, il gruppo che si sarebbe poi trasformato nei Club Dogo), arriva per la prima volta al Festival di Sanremo da oustider. Ma la sua “Dove si balla” potrebbe diventare una delle hit di questa edizione della kermesse: un pezzo che mischia leggerezza e riflessioni più profonde, con un messaggio di base potente (celebra la potenza salvifica della danza in un periodo di incertezza generale). Per il grande pubblico potrebbe essere un’occasione per riscoprire il repertorio di uno dei cantautorapper più interessanti che la scena italiana abbia mai avuto, capace di spaziare dall’elettronica al rap, dal cantautorato al pop, passando per la musica classica, da “Musica senza musicisti” a “Variazioni”.

Yuman, Tananai e Matteo Romano: tre giovani in cerca di conferme. Promossi tra i big dopo aver vinto Sanremo Giovani, i tre presenteranno all’Ariston rispettivamente “Ora e qui”, “Sesso occasionale” e “Virale”, Yuman per conquistare il grande pubblico punterà sulla potenza della sua voce e sulle sonorità soul che da sempre caratterizzano i suoi pezzi, Tananai sull’irriverenza della sua canzone e Matteo Romano sulla ballad di “Virale”, che non parla di pandemia ma paragona gli alti e bassi di una storia d’amore al successo sui social (è nato su TikTok, dove la sua “Concedimi” è diventata una hit). Mahmood, tre anni fa, contro ogni pronostico da giovane diventò subito big, a tutti gli effetti: la storia si ripeterà?

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