Noyz Narcos e l’album che gli ha cambiato la vita: il primo disco degli Iron Maiden

Noyz Narcos non ha mai nascosto le sue influenze musicali. Il suo rap crudo con tematiche cupe e ricorrenti citazioni di cinema dell'orrore e b-movie, ha fatto la storia. Nella scena hip hop nazionale Noyz, e il resto del TruceKlan, il collettivo con cui ha segnato pagine importanti della galassia rap, hanno portato sonorità innovative e un immaginario irripetibile. Oltre alla musica rap, lo stile dell’“ottavo re di Roma” presenta anche influenze punk, rock e metal: un mondo per cui non basta definirsi fan indossando le magliette di alcune band culto, ma che va capito e che merita molto di più di un’operazione di pura estetica.
Lo sa bene Noyz che, come viene dimostrato dall'album “Non dormire” del 2005, interamente realizzato con veri e propri assoli di basso e chitarra realizzati da Stefano Casanica del gruppo grindcore Undertakers, entra in quell’universo sonoro sfondando la porta fra sonorità dure e barre pungenti, capendone l’essenza. “Un album che mi ha cambiato la vita è il primo disco degli Iron Maiden, la voce era ancora quella di Paul Di'Anno – racconta Noyz a Rockol – lo amo per le sonorità e per l’immaginario. Fecero qualche cosa di unico, unendo più mondi e tracciandone di nuovi. È un disco che ha influenzato tutte le generazioni successive. Anche altri album dei Maiden mi piacciono, ma quello per me rimane il più vero e cristallino”.
Nel documentario “Dope Boys Alphabet” di Marco Proserpio, importante per capire la storia di Noyz Narcos, ci sono due frasi simbolo: “Finché c’è Noyz anche tu puoi fare il cazzo che ti pare nel rap”. Lo dice Fabri Fibra. La seconda: “Noyz rappresenta un altro modo di farcela”, sottolinea Luché. Sono esplicative perché ribadiscono come il rapper romano, classe 1979, sia una “variante del rap”. I suoi ascolti, infatti, dicono molto del suo percorso e influenzano tutt’oggi la sua produzione come dimostra l’ultimo disco “Virus”. Noyz Narcos è un artista che nel tempo ha allargato il suo pubblico toccando vette di successo senza però snaturarsi o perdendo il fuoco originario, cioè mantenendo sempre intatte una fame, un’attitudine e una passione per la musica che affondano le radici in quell’underground puro e hardcore da cui ha mosso i primi passi.
Si dice che l’unica coerenza che l’uomo d’oggi possa vantare sia quella delle sue contraddizioni: il percorso di Noyz, però, riconcilia con questa parola così tanto abusata da aver perso significato. La sua coerenza si manifesta nel rimanere diretto e “truce”, cioè ancora figlio del linguaggio punk del TruceKlan, nel raccontare la strada senza filtri, nel collaborare sulle tracce con artisti (anche internazionali) e amici per cui prova davvero stima o con cui ha condiviso pezzi di esistenza.