Quella indimenticabile esibizione di Shannon Hoon a Woodstock
Nell'agosto del 1994 per festeggiare il venticinquesimo anniversario del festival di Woodstock venne organizzata una nuova 'due giorni di pace e musica', giorni che poi finirono per essere tre. Vi parteciparono alcuni 'pezzi da novanta' come Aerosmith, Metallica, Cranberries, Nine Inch Nails, Bob Dylan, Peter Gabriel, Red Hot Chili Peppers, Green Day, Santana e il nostro Zucchero. Come da tradizione, viene da dire, quella tre giorni fu contraddistinta da una forte pioggia che trasformò il luogo del concerto in una enorme pozza di fango.
Tra quanti si esibirono e si distinsero in quei giorni, per l'intensità del loro set, vi furono i Blind Melon. La band, fondata dal chitarrista Roger Stevens e dal bassista Brad Smith nel 1989, aveva a quel punto alle spalle un solo album, ma dal grande successo: "Blind Melon", pubblicato nel 1992. Come accaduto altre volte nello sfavillante circo del rock'n'roll, il peso del successo però può diventare insostenibile da sostenere.
Di certo lo fu per il frontman dei Blind Melon Shannon Hoon che cadde preda delle spire delle dipendenze che lo portarono a una prematura morte il 21 ottobre 1995 all'età di ventotto anni a causa di un infarto provocato da una overdose di cocaina. Venne rinvenuto senza vita nel tour bus della band l'indomani di un concerto a Houston, in Texas.