Pink Floyd, i 50 anni di “Meddle”: la storia di "Fearless"
Fearless (Waters, Gilmour) - 6:08
Fra i solchi di "Meddle" si annida un gioiellino acustico dimenticato in soffitta, un brano che non è mai stato suonato dal vivo, musicalmente apprezzabile e dalle tematiche tutt’altro che scontate. Fearless è in prima istanza l’istantanea di quel
mare agitato nell’animo di Roger Waters che sta per rompere gli argini e fluire con prepotenza sugli spartiti dei lavori dell’immediato futuro: ci sono evidenti richiami sia a "The dark side of the moon" che a "the Wall", segnali evidenti di una ricerca ormai prossima a essere definitivamente tradotta in musica. Emergono le figure del giudice che aggrotta le ciglia, l’isolamento del folle che ride in faccia alla gente, la generale sensazione di una mancanza di empatia fra individui e il senso di distacco fra aspirazioni individuali e abiti mentali socialmente condivisi.
La canzone fa il paio con "Brain Damage", altra composizione scritta durante le sedute di "Meddle" ma lasciata da parte in vista di utilizzi successivi. Accompagnata alla chitarra dallo stesso Waters, "Fearless" è sorretta da un riff accattivante, procede fra momenti ritmati e altri più placidi, addolciti dalla voce
suadente di David Gilmour. Prestando attenzione, allo scoccare del minuto 1:25 è percepibile il “ping” del brano "Echoes", mentre sul finire della canzone tuonano le voci della tifoseria calcistica del Liverpool alle prese con l’inno "You’ll Never Walk Alone". È un perfetto esempio di orgoglio impavido, come descritto da Richard Wright e Nick Mason ai microfoni di Radio KPPC-FM di Pasadena il 16 ottobre 1971: “È il Fan Club del Liverpool. Se sai qualcosa di football inglese dovresti saperlo, si chiamano 'The Kop Choir' e non smettono mai di cantare per l’intera durata della partita. L’effetto dal vivo è molto più grandioso di quanto si possa percepire in una registrazione, perché fin dall’inizio non ti capaciti di quanto casino riescano a fare. Voglio dire che non possiamo certo competere con un coro di centomila voci. È incredibile”. Segue la solita verve tutta inglese di Nick Mason: “Sarebbe più silenziosa una battaglia tra giganti, vero?”.
"You’ll Never Walk Alone" venne scritta da Rodgers e Hammerstein per il musical "Carousel" del 1945, da cui è stato tratto anche un film nel 1956. Negli anni ’60 la tifoseria del Liverpool adottò il brano come inno, seguita negli anni da altre compagini sportive. Il testo recita:
You’ll never walk alone
Walk on, walk on, with hope in your heart
And you’ll never walk alone
You’ll never walk alone
I testi sono tratti dal libro di The Lunatics “Pink Floyd. Il fiume infinito”, pubblicato da Giunti, per gentile concessione degli autori e dell’editore; al libro rimandiamo per la presentazione delle canzoni di tutti gli altri album del gruppo.
