La terribile esperienza di scrivere l'autobiografia di Mick Jagger
Barry Coleman venne ingaggiato dalla casa editrice Weidenfeld & Nicolson per portare a termine la autobiografia di Mick Jagger dopo che il precedente autore, assunto come ghostwriter del musicista britannico, aveva abbandonato l'incarico.
Ora Coleman ha parlato di questa terribile esperienza lavorativa e del suo tentativo di completare un progetto che prese il via nel lontano 1983, ma che poi si interruppe quando il frontman dei Rolling Stones ebbe dei ripensamenti e riconsegnò alla casa editrice l'anticipo di un milione di dollari che gli era stato versato per il libro.
Qualche mese orsono, Jagger aveva dichiarato di avere trovato il processo di scavare nel suo passato "noioso e sconvolgente". In una intervista rilasciata al quotidiano inglese The Guardian, Coleman ha detto che c'era anche dell'altro. "La storia che mi è stata raccontata è che (il primo ghostwriter, ndr) andò a molte feste con le celebrità e incontrò persone come Michael Jackson, e poi perse il filo della trama. Non so se fosse a causa della pressione del libro. (...) Abbiamo avuto una conversazione, poi ha smesso di rispondere alle mie chiamate. Poi gli editori mi dissero che ora avevano un accordo per il mercato statunitense, ma avevano bisogno del libro finito entro due settimane o l'accordo sarebbe saltato".
Coleman ha inoltre dichiarato che "due capitoli erano più o meno presentabili. Il resto era una pila di trascrizioni di interviste e nulla di relativo agli ultimi anni. Cucire tutto insieme è stata un'esperienza terribile. Lì dentro c'erano molte cose importanti, ma semplicemente non era stato detto niente di interessante su quelle cose. C'era sempre questo senso nelle trascrizioni che Mick si stava trattenendo oppure che stesse cercando di non ferire i sentimenti di nessuno."
Lo scrittore ha riferito che Mick Jagger non lo ha incolpato quando lui ha staccato la spina. "Abbiamo parlato molto se voleva ancora andare avanti oppure se potevamo rifarlo da capo ma in modo diverso. Lui semplicemente non voleva più farlo. Io penso che abbia rispettato il suo pubblico non dandogli qualcosa di ordinario su una vita straordinaria. (…) In un certo senso, ti dice più su Mick di qualsiasi cosa che sarebbe potuta uscire in un libro mediocre. C'era bisogno che Mick parlasse con qualcuno come se fosse un terapeuta, si avvicinasse alla sua vita da una tangente. Invece siamo finiti con qualcosa che era troppo banale per Mick Jagger".
Su questo fantomatico libro sono circolate voci che esistesse un manoscritto e che fossero trapelate tutta una serie di pagine, Coleman ha assicurato che le descrizioni che aveva sentito del contenuto non rispondevano al vero.