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Il tour di Bresh nei palazzetti viaggia a vele spiegate

Uno show contraddistinto da una scenografia marinaresca: la scaletta.
Il tour di Bresh nei palazzetti viaggia a vele spiegate
Credits: Andrea Bianchera

Dopo le date iniziali del suo primo tour nei palasport, Bresh sta per sbarcare, letteralmente, a Milano con due date al Forum di Assago, giovedì 6 e venerdì 7 novembre, e poi a Bologna, domenica 9 novembre. In questa tournée Bresh sale a bordo di una nave che non solca il mare, ma l'immaginazione. Un relitto, che fa da scenografia, sospeso tra sogno e memoria, appoggiato sul palco come frammento di un tempo che non esiste più. È una nave destrutturata, viva, che respira e si piega sotto il peso dei ricordi. Tutto ciò che si vede è volutamente imperfetto, deformato, come visto attraverso gli occhi di chi sogna e non distingue più le proporzioni della realtà. Dentro di essa, su diversi livelli, abitano i musicisti: figure che sembrano emergere dal legno, come anime rimaste intrappolate nella sua carcassa.

Ed è così che Andrea Polidori (batteria), Michele Bargigia (tastiera/piano), Luca Ghiazzi (basso), Luca Di Blasi (chitarra), David Pecchioli (percussioni), Roberto Tiranti (corista), Jennifer Vargas (corista), Claudia Ginga (corista), Chicco Montisano (fiati), Giulio Tullio (fiati), Matteo Pontegavelli (fiati) accompagnano Bresh nel suo viaggio lungo circa 30 canzoni. La direzione artistica dello show è a cura di Shune e Dibla, insieme allo stesso cantautore genovese. 
Tutto lo spettacolo è un viaggio che parte da Genova, la città di Bresh, ma non quella reale: una Genova onirica, reinventata, vista attraverso lo sguardo di un bambino che si stupisce ancora di tutto. È la città del mare, ma anche dei sogni, dei ricordi e delle partenze raccontata nel suo ultimo disco “Mediterraneo”. In questa visione, il palco si trasforma in un porto mentale, un luogo di approdo e di partenza. Il pubblico viene trasportato nel flusso del vento, tra luci, suoni e immagini che si confondono con la memoria. Con questo progetto, Blearred, a capo dello show sul fronte stage e scenic design, ha costruito “un mondo che non esiste, ma che tutti possono riconoscere”: quello in cui la realtà smette di essere solida e lascia spazio all’immaginazione, un mondo dove il mare è dentro di noi.

La scaletta:
La tana del granchio
Umore marea
Andrea
Dai che fai
Alcool & Acqua
Torcida
Popolo della notte
Altezza Cielo
Tarantola
Nightmares
Para'
Rabbia Distillata
Erica
Il meglio di te
Rotta Maggiore (Partenza)
Crêuza de mä (Fabrizio De André cover)
Aia che tia
Kamala
Non ho eroi
Step by Step
Hooligans
No Problem
Il limite
Svuotatasche
Angelina Jolie
Mai brillo (con Disme e Vaz Té)
Capo Horn
Altamente mia
Agave
Guasto d'amore

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