Okkervil River, addio a Travis Nelsen

Travis Nelsen, tra il 2003 e il 2010 batterista della indie band di Austin degli Okkervil River, è morto lo scorso martedì, 7 aprile: a renderlo noto, con un messaggio sul proprio account Instagram ufficiale, è stato lo stesso gruppo di "Down the River of Golden Dreams".
"Era una persona radiosa, divertente, carismatica, generosa, appassionata, con un cuore completamente aperto", ha scritto gli ex compagni di band, senza specificare le cause del decesso: "Il suo potere speciale era la sua capacità di avvolgere i suoi amici nell'amore e di buttarsi nel mondo con tutto ciò che aveva. E suonava la batteria come nessun altro. Se l'avete mai visto suonare dal vivo, sicuramente ve lo ricorderete, probabilmente più di ogni altro particolare del concerto. Era profondamente amato da tutti nella famiglia degli Okkervil River, e anche da tanti altri".
La famiglia di Nelsen ha chiesto a fan e amici di effettuare in sua memoria delle donazioni a due associazioni benefiche di Austin che aiutano i musicisti in difficoltà.
Cresciuto a Waukesha, in Wisconsin, poi trasferitosi per motivi di studio nella vicina Madison, dove seguì all'università i corsi di ingegneria informatica, Nelsen militò nei Quencher e nella Coolhand Band - quest'ultima fondata con suo fratello - prima di trasferirsi ad Austin, in Texas, e unirsi agli Okkervil River, nel 2003: due anni dopo l'artista debuttò discograficamente con la formazione guidata da Will Sheff prendendo parte alle session dell'album "Black Sheep Boy". I suoi contributi su disco ai lavori del gruppo includono anche "The Stage Names" del 2007 e "The Stand Ins" del 2008, oltre che al progetto condiviso dalla formazione con il leader dei 13th Floor Elevators Roky Erickson "True Love Cast Out All Evil" del 2010.