I Depeche Mode dal vivo sono meglio negli stadi o nei palazzetti?

I prossimi 21 e 22 novembre arriverà nelle sale "Spirits in the forest", il film concerto diretto da Anton Corbijn dedicato ai Depeche Mode. "Spirits in the Forest” unisce gli show del tour al "Forest Stage" di Berlino durante il Global Spirits tour del 2017-2018 alle riprese effettuate nei momenti lontano dal palco della band britannica. Il film è distribuito da Nexo e le le prevendite dei biglietti sono già attive su e su nexodigital.it.
Rispolveriamo, per l'occasione, rileggiamo la recensione della data milanese del 27 gennaio 2018 al Forum di Assago
Alla fine la domanda è sempre la stessa. Ma i Depeche Mode rendono meglio nei palazzetti o negli stadi? Dave Gahan e compagni sono più in sintonia con il pubblico negli spazi chiusi o all'aperto? Sono molti i fan che si saranno fatti questa domanda, soprattutto chi ha avuto la fortuna di sentirli a Milano nella tappa estiva a San Siro del 2017 e il 27 gennaio 2018 al Forum di Assago.
Il pubblico italiano sembra non sentirsi mai sazio della band inglese che in soli sette mesi ha radunato qualcosa come 300 mila spettatori contando le tre date estive e le quattro invernali nel nostro paese. Un affetto che è palpabile fin dalle prime ore del mattino con i fan incuranti del freddo e della pioggia già in fila per accaparrarsi un posto sotto il palco.
Alle 21 lo schermo gigante dietro il palco riproduce gli immancabili visual di Anton Corbjin, che da più di 20 anni si occupa delle immagini della band sia per la fotografia che per la regia: due gambe che camminano, presenti anche sulla copertina di "Spirit" e poi una serie di dipinti colorati fanno da tappeto all'ingresso dei Depeche Mode. Il Forum gremito in ogni posto non smette di acclamare Dave Gahan, che si presenta con un look elegantissimo.
Dopo l'apertura con "Going Backwards", tratta dall'ultimo album, si entra subito nel vivo del concerto con una sequenza di classici che infiammano Milano. "It's No Good", "Barrel of a Gun", "A Pain That I'm Used To", "Useless" - quasi tutte tratte dall'album del 1997 "Ultra" - sono il biglietto da visita per mettere in chiaro che stasera la scaletta ruoterà intorno alle canzoni che hanno segnato la carriera dei Depeche Mode.
Quest'ultimo si ritaglia alcuni momenti intimi cantando l'immancabile "Home" con il coro finale di tutto il Forum emozionato e più avanti, in una inedita "Strangelove" in chiave acustica. "Enjoy the Silence" e "Never Let Me Down Again", con il pubblico che ondeggia le braccia alzate a destra e sinistra come in un campo di grano, portano all'apice la serata, ma è nei bis che vengono collocati i cavalli di battaglia come "Walking in My Shoes" accompagnata da un video toccante di un uomo che nel corso della canzone si trucca da donna per esibirsi in un club, "A Question of Time" che mancava nelle scalette dal 2014, e l'immancabile chiusura affidata a "Personal Jesus".
Dopo oltre due ore di concerto, quando le luci si accendono, c'è la meraviglia per aver assistito all'ennesimo concerto memorabile dei Depeche Mode che la dice di gran lunga di come siano ancora in forma dopo quasi quarant'anni di carriera.