Frah Quintale, la forza del passaparola nell'era dello streaming: 'Le major mi hanno fatto diverse proposte'

"Se il 2019 sarà il mio anno? In realtà penso che lo sia stato già il 2018". Frah Quintale non teme di apparire spaccone: sa bene di avere ancora molto da dimostrare, che non è ancora il momento per vantarsi dei traguardi considerevoli raggiunti negli ultimi mesi (tra album e concerti), che per tante persone che hanno iniziato a seguirlo ce ne sono ancora parecchie che cercano su Google "Chi è Frah Quintale?". Però l'accoglienza ricevuta dal suo disco d'esordio come solista, "Regardez moi" (uscito lo scorso novembre), lo ha entusiasmato non poco. Dopo anni di gavetta e di progetti mai completamente decollati (prima di debuttare come solista è stato per anni l'ideale metà del duo Fratelli Quintale) il cantautore ha iniziato a mettere la testa fuori dal ghetto dell'"underground": "Ogni volta che fai un disco, un po' ci speri. Ero arrivato a pensare che se la cosa non fosse esplosa avrei ridimensionato un po' il mio modo di lavorare. Avrei cominciato a fare altre cose, oltre a suonare. Invece questo album ha ricevuto un'accoglienza oltre le nostre aspettative", ci spiega dall'altra parte del telefono, mentre è in treno (di ritorno a Milano da Prato, dove ieri sera ha suonato).
Dall'uscita di "Regardez moi" Frah Quintale (vero nome Francesco Servidei) non si è fermato un attimo. Prima una quarantina di date invernali nei club, poi la partecipazione al Concerto del Primo Maggio di Roma, ora il tour estivo e una speciale riedizione dell'album: contiene il vinile di "Regardez moi" e un cd da 24 tracce intitolato "Lungolinea", che non sarebbe altro che la playlist con la quale il cantautore ha raccontato sulle piattaforme di streaming le lavorazioni del suo album d'esordio (una serie di brani, provini, parti strumentali e messaggi vocali che aggiornava periodicamente per offrire ai suoi fan alcune anticipazioni di quello che sarebbe poi diventato "Regardez moi"). Nel disco ci sono anche alcuni inediti: "Sassi", "Stupefacente", "Sotto effetto", "64 bars" (con Bassi Maestro). Senza dimenticare il singolo "Missili", in duetto con Giorgio Poi: lo hanno prodotto Takagi & Ketra, tra i principali hitmaker del "nuovo" pop italiano. "È una collaborazione nata per caso. Ogni tanto scrivo anche per altri artisti e un giorno ci siamo beccati in studio. Takagi e Ketra mi hanno fatto ascoltare questo pezzo, ci avevano lavorato insieme a Giorgio Poi, ma mancava la strofa. Così mi hanno proposto di scriverla", racconta.


Il calendario del tour estivo in supporto a "Regardez moi", partito alla fine di maggio, comprende al momento oltre venti date (ma è in continuo aggiornamento). Tra gli appuntamenti più importanti c'è quello del 21 luglio, il concerto in apertura a Calcutta allo stadio di Latina: "Ho conosciuto Calcutta qualche mese fa a Roma. Un amico in comune mi ha scritto per chiedermi se mi andasse di suonare prima del suo concerto a Latina. Mi gasa parecchio. Se non fossi andato per suonare, ci sarei andato come spettatore". Il tour andrà avanti fino a settembre - qui tutte le date - e al momento il cantautore non ha voglia di pensare al futuro: "Ho voglia di assorbire le situazioni, godermi questo momento. Ora sono in pausa dalla scrittura, penso che alla fine del tour mi prenderò un mesetto di vacanza vera. E poi tornerò in studio, forse a ottobre. È stato un anno perfetto. Siamo stanchi, ma contenti".
di Mattia Marzi