Sanremo 2018: la canzone "postuma" di Lucio Dalla, le altre volte che è successo in passato e il "no" alle Sorelle Marinetti
Come sapete, Ron parteciperà al Festival di Sanremo con una canzone inedita di Lucio Dalla, "Almeno pensami".
Come ci segnala l'espertissimo Eddy Anselmi, non è la prima volta che a Sanremo prende parte un brano firmato da un autore scomparso. L'esempio più recente è del 2007, quando Paolo Rossi fu in gara con una canzone scritta dal defunto Rino Gaetano, "In Italia si sta male (si sta bene anziché no)".
Nel 1975, Nannarella partecipò con "Sotto le stelle", scritta da Romolo Balzani, uno dei grandi autori della canzone romana, morto nel 1962 (la canzone fu in seguito riproposta da Claudio Villa, Alvaro Amici, Lando Fiorini, da solo e con Tosca, diventando un piccolo classico).
Prima ancora, nel 1959 Wilma De Angelis e Jula De Palma cantarono al Festival "Per tutta la vita", la cui musica è di Pino Spotti, che morì pochi giorni dopo averla consegnata ad Alberto Testa perché ne scrivesse il testo. E nel 1958, Giorgio Consolini e Johnny Dorelli interpretarono "Se tornassi tu…!", con testo di Ezio Radaelli e musica di Alberto Barberis, che l'anno prima aveva trovato la morte nel terremoto del Messico del 1957.
Quest'anno anche le Sorelle Marinetti avevano proposto alla Commissione un inedito postumo: "Parole d'amor", una canzone mai registrata del grandissimo Giovanni D'Anzi (scomparso nel 1974, autore fra i tanti successi di "O mia bela Madunina", "Viale d'autunno", "Ma le gambe", "Non dimenticar le mie parole", "Bambina innamorata", "Tu musica divina", "Ma l'amore no", "Bellezze in bicicletta"). La canzone, ritrovata fra le carte dello scomparso D'Anzi dal Maestro Christian Schmitz (direttore musicale con il nome d'arte di Chicco Maniscalchi del progetto di cui sono protagonisti i tre vocalisti "en travesti"), non è stata accettata dalla direzione artistica del Festival.