Jonghyun, 10.000 persone ai funerali della star del K-pop. E una lettera confermerebbe l'ipotesi del suicidio - VIDEO
L'improvvisa morte di Jonghyun, la popstar sudcoreana, ha scioccato non poco i fan della boy band della quale il cantante faceva parte, gli SHINee, ma anche i fan del K-pop, il "korean pop", genere che da qualche anno a questa parte è diventato di tendenza anche negli Stati Uniti e in Europa e del quale Jonghyun era uno dei principali esponenti. Secondo quanto riferiscono alcuni media coreani e americani, sarebbero state addirittura 10.000 le persone che hanno voluto partecipare all'ultimo saluto a Jonghyun.
Per l'ultimo addio al cantante si è deciso di suddividere i funerali in più parti: quello al quale hanno potuto partecipare i fan si è svolto nella giornata di ieri, martedì 19 dicembre, all'Asan Hospital di Seul, l'ospedale nel quale era stato portato il corpo di Jonghyun, ritrovato privo di conoscenza in un appartamento di Seul, e dove ne era stato confermato il decesso. L'ospedale sarebbe stato letteralmente preso d'assalto dalle quasi 10.000 persone che avrebbero voluto omaggiare la star del K-pop.
Nelle ultime ore è stata resa pubblica una lettera attribuita a Jonghyun che confermerebbe l'ipotesi del suicidio: la sorella del cantante, lo ricordiamo, aveva allarmato la polizia dopo aver ricevuto da parte del fratello alcuni strani messaggi in cui - tra le altre cose - Jonghyun parlava di un "ultimo addio".
Questa lettera è stata pubblicata dalla cantante Nine9 della band K-pop dei Dear Cloud, molto amica di Jonghyun, sul suo profilo Instagram ufficiale: le sarebbe stata consegnata dallo stesso Jonghyun due settimane fa. In questa lettera, il cantante avrebbe confessato all'amica di essere psicologicamente distrutto, riconoscendo nella fama e nella popolarità la causa dei suoi problemi mentali:
"La depressione che mi stava lentamente divorando alla fine mi ha divorato e non sono riuscito a sconfiggerla. Forse non avrei dovuto essere conosciuto in tutto il mondo. Ho capito che è questo che rende la mia vita difficile".