Sequoyah Tiger - la recensione di "Parabolabandit"
“Parabolabandit” è il disco d’esordio di Sequoyah Tiger al secolo Leila Gharib, cantautrice di Verona.
Dopo “Ta-Ta-Ta-Time”, EP uscito l'anno scorso, "Parabolabandit" espande il linguaggio musicale di Leila; dieci i pezzi in scaletta all’insegna di un avant pop di base sintetica e dal mood cupo. “Parabolabandit è un innesto tra due parole che sono emerse durante il processo di scrittura delle canzoni”, ha spiegato Leila: “ Una parabola può significare una forma dinamica e geometrica, ma si riferisce anche a una tecnica di narrazione. D'altra parte, un bandito rappresenta qualcosa di misterioso, una figura sconcertante. All’interno di questa parola immaginaria ho trovato radici, tronco e foglie dell'intero album". I concetti innescati da questo neologismo hanno ispirato non solo la nuova musica, ma anche i video, le opere d'arte e le future performance dal vivo, per le quali Leila condividerà il palco con la ballerina Sofia Brunelli.
Dinamismo, mistero e sconcerto, tre parole che rappresentano alla perfezione questo disco d’esordio davvero molto interessante. Tante le idee messe sul piatto, a partire dal lavoro fatto sugli arrangiamenti (batteria acustica mescolata a batteria, chitarre e sintetizzatori elaborati, file recordings e campioni vari) vanno ad installarsi su pezzi mai veramente melodici, ma che tutto sommato riescono sempre a trovare il giusto equilibrio tra l’agro e il dolce.