“Hanglover” è lo specchio dalla sua evoluzione musicale con sonorità e influenze nuove: Fred De Palma è passato negli studi di TIMMUSIC per raccontare il suo nuovo disco con una AlbumStory: "Hanglover rappresenta i postumi di quello che ho vissuto nell’ultimo anno, nel senso che ho avuto successo con delle canzoni prettamente “love”, come Stanza 365, Buenos dias, Il cielo guarda te…quindi mi stavo risvegliando da questo successo, da quello che era successo. Mi piaceva dare questo titolo al nuovo disco perché aveva parecchie cose che rispecchiavano il periodo che avevo appena vissuto", racconta.
Per questo album Fred De Palma ha collaborato con diversi produttori della scena hip-hop quali Mace, Davide Ferrario, Takagi&Ketra e artisti come Madh, Low Low, Livio Cori, Achille Lauro, Cicco Sanchez, Samuel Heron e Giulia Jean ;"Questo è un album dove ho davvero sperimentato tanto a livello di sound, sono andato a cercare da una parte all’altra perché volevo fare un disco che rispettasse il mio gusto che è un gusto a 360°. Credo che in Italia adesso ci stiamo avvicinando ad una internalizzazione della musica; siamo sempre stati un paese molto chiuso ed invece da qualche anno ci stiamo aprendo e questo fa si che si possa fare quello che si vuole", continua Fred.
"Hanglover è la traccia più complessa dell’album soprattutto dal punto di vista delle abitudini dell’ascoltatore medio italiano che tende sempre a ricercare cose molto facili, cose che ha già sentito e cose che ha già capito da altri. Questo brano rompe invece un pò gli schemi e racconta il panorama della società social dal mio punto di vista. Nel pezzo dico: “io critico pur facendone parte, ma stare in una cornice non è essere arte”, con questa frase ho voluto dire che ormai i social sono usati da chiunque e sono usati da tutti nello stesso modo ma ciò non significa che siamo tutti artisti."
Sull'attuale evoluzione della scena rap italiana, dice: "Niente da dire non critica gli esponenti della trap che hanno avuto successo, critica il resto della piramide. Io credo che il problema dei giovani che iniziano a fare musica sia sempre quello di emulare, di cercare di copiare qualcosa che già funziona facendolo uguale. Questo rende di conseguenza tutto banale, anche un movimento musicale nuovo".
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