Morrissey, la copertina del nuovo disco e gli attacchi memorabili alla famiglia reale

Il lupo perde il pelo ma non il vizio, verrebbe da dire commentando quella che ha tutta l'aria di essere la copertina del nuovo album di Morrissey, "Low in high school", che uscirà a novembre. Perché l'immagine del bambino che tiene in mano il cartello con su scritto "Axe the monarchy", "Fai fuori la monarchia", fuori dalla residenza ufficiale dei sovrani del Regno Unito, rappresenta solamente l'ultimo di una serie di attacchi che Moz sferra alla famiglia reale britannica.
A Morrissey la regina e i suoi familiari non sono mai piaciuti. Il cantante lanciò le prime frecciatine alla regina Elisabetta già ai tempi degli Smiths, che intitolarono il loro terzo album in studio "The Queen is dead": "La regina è morta".
Era il 1986 e Morrissey, nel brano che dava il titolo all'album, immaginava di fare irruzione a Buckingham Palace "con una spugna e una chiave arrugginita" e di parlare con la regina in persona e con il principe Carlo: "I say, Charles, don't you ever crave to appear on the front of the Daily Mail dressed in your Mother's bridal veil?", recitavano alcuni versi del pezzo, "Ehi, Carlo, non senti mai il desiderio di apparire sulla prima pagina del Daily Mail vestito con l'abito nuziale di tua madre?".
"Io disprezzo i reali, l'ho sempre fatto. È una favola senza senso. [...] So che c'è un mare di persone che non vedono l'ora di sbarazzarsi di loro. È una falsa devozione. Penso che sia fascista e molto, molto crudele".
Nel corso degli ultimi anni gli attacchi di Morrissey alla famiglia reale sono stati piuttosto numerosi. Nel 2011, in un articolo scritto per Hotpress in occasione della visita della regina Elisabetta in Irlanda, il cantante scrisse:
"L'esistenza stessa della Regina e della sua ormai enorme famiglia, supportata da tutti i contribuenti britannici, che lo vogliano o no, è contro ogni concetto di democrazia".
E sempre nel 2011 dichiarò al Daily Telegraph:
"La famiglia reale, per me, non è l'Inghilterra, e non è la bandiera. Per questo motivo le persone si ingannano nel credere che la regina sia il cuore dell'Inghilterra e che lei rappresenti l'Inghilterra. Non lo è affatto. Tutto quello che fa è prendere soldi dalle persone dell'Inghilterra. [...] Vediamo la regina come l'ultimo dittatore. È una dittatura. È importa al popolo britannico. E naturalmente se il popolo britannico decidesse domani di mandarla a casa, la regina non esiterebbe a far voltare i carri armati contro il popolo britannico".
Impossibile dimenticare il lapidario commento sul "Diamond Jubilee" della Regina Elisabetta II, le celebrazioni per i 60 anni del suo regno, durante l'intervista con il conduttore televisivo Stephen Colbert dell'ottobre del 2012:
"È stata una celebrazione di cosa? 60 anni di dittatura. Non è la mia regina, io non sono un suddito".
Moz non ha risparmiato neppure gli altri membri della famiglia reale. Nel 2014 quando il principe Carlo e il principe William andarono in Spagna per una battuta di caccia, dopo che avevano pubblicato un videomessaggio per la protezione di alcune specie (rinoceronti, tigri e elefanti), il cantante li accusò di essere ipocriti: definì il principe "una persona stupida" e la monarchia "una cosa vergognosa" per il Regno Unito. "Possiamo solamente pregare Dio affinché le armi si ritorciano contro di loro", sentenziò Morrissey in un post pubblicato sul suo fansite, True to You.