
Prima che l'indie diventasse una scusa utile a cantanti e opinionisti da blog per parlare male di qualcuno in interviste o editoriali, tra gli anni Novanta e i Duemila c'era un ragazzo che suonava nei circoli Arci ed era bravo, accidenti se lo era: cantava canzoni già sentite (lo chiamavano il Beck delle risaie, per dire) come nessuno le aveva mai sentite, perché era sgraziato, stonato, scordato, ma irresistibile. Chi non lo capiva non avrebbe continuanto a capirlo ma chi lo amava sapeva che Cristian da Novara era destinato a qualcosa di più che i predellini dei circoli di provincia, e infatti successe: Bugo si inserì nel giro giusto della musica come un carburatore in un acquario, e per un po' tutti credettero che quel suo trovarsi perennemente lì per caso facesse parte del personaggio. "E' diventato major, si omologherà, lo vedremo a Sanremo", diceva chi pensava di averlo smascherato.
Lui nel frattempo con una major era andato davvero, ma senza andare a Sanremo: qualche anno dopo è ritornato con una indie, ma ci ha ripensato quasi subito: questo perché, in fin dei conti, Bugo è uno per cui il posto giusto non esiste, mai. Oggi, in occasione del suo compleanno, vogliamo celebrare la ricorrenza provando a strizzare la sua ormai ventennale carriera in dieci canzoni. E augurandogli di continuare, artisticamente parlando, a non trovare mai il posto giusto, perché crediamo che in fondo sia così che gli piace... poi a Sanremo ci è andato...