Depeche Mode - la recensione di "Spirit"

Il nuovo disco dei Depeche Mode si intitola “Spirit” e raggiungerà il mercato il prossimo 17 marzo: 12 canzoni, prodotte da James Ford (Simian Mobile Disco), che segnano la chiusura della trilogia curata da Ben Hiller, culminata in “Delta Machine” del 2013”.
Ford dei Simian Mobile Disco ha già lavorato al lavoro con Florence & The Machine e Arctic Monkeys e ha infuso nuova energia nel lavoro del trio, che nelle canzoni conferma l'impronta "politica" già anticipata dal singolo "Where's the revolution": lo abbiamo ascoltato in anteprima.
“Spirit” è un disco che riesce ad essere contemporaneamente duro e avvolgente. Suoni e parole affilate come lame, eppure non si ha mai una sensazione di distacco, di essere messi a distanza. I Depeche Mode invece ipnotizzano l’ascoltatore con quei suoni sintetici che fanno parte della loro storia, ripensati e rispolverati per il 2017. Le melodie spesso mitigano la durezza della parole, dando un senso di familiarità a sonorità spesso volutamente disturbanti.