Carica di femminilità e graffiante con la sua voce roca, Pietra Montecorvino presenta la sua nuova fatica discografica, intitolata “Napoli mediterranea”, dopo la sua esibizione alla ventinovesima edizione del Premio Tenco. Il palco che l’aveva premiata nel 1991 come “migliore interprete dell’anno” per l’album “Segnorita”, scritto per lei dai fratelli Bennato, è stato scelto come il primo in Italia sul quale esibirsi. “Napoli Mediterranea” è uscito infatti lo scorso anno in Francia, Spagna, Germania ed Inghilterra, ed ha riscosso un buon successo anche grazie al tour che ha visto e vede tutt’ora Pietra impegnata con serate e showcase in tutta Europa. “Quando mi sono trovata davanti, nella città di Marsiglia, oltre 6.000 persone che volevano ascoltare le canzoni della tradizione napoletana, non ci potevo credere. Ho notato che il pubblico non è formato soltanto da italiani all’estero: anche se alcuni non capiscono le parole delle canzoni, ne amano la carnalità della musica e dell’interpretazione”. Pietra ammira Pino Daniele e Raiz, che di Napoli sono figli ma che hanno anche avuto il coraggio di andarsene: “Napoli ti dona il passaporto per girare il mondo, bisogna andarsene e poi tornare per viverne l’essenza”. La sua voce, che inizialmente si era avvicinata alla world music per arrivare al rock passando dal tango (con l’unico album da lei scritto per lo spettacolo “Neapolis Tango” nel '99), rilegge 14 brani della tradizione napoletana da “O sole mio” a “Dove sta’ Zazà”, da “Luna rossa” a “Oi vita mia”. Eugenio Bennato, che ha inserito l'album di Pietra all’interno del suo progetto Taranta Power, si è occupato della scelta dei brani e dell'elaborazione dei suoni: la cantante, infatti, è una delle artiste di punta di questo collettivo musicale che ha l’obiettivo di far conoscere la "taranta" in Italia ma soprattutto all’estero.
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