Rockol30

La figliastra accusa Yves Montand di pedofilia

La figliastra accusa Yves Montand di pedofilia
Il mito di Yves Montand rischia di andare in frantumi a causa di un libro-confessione firmato dalla sua figliastra. Catherine Allegret, 58 anni, figlia di Simone Signoret e del regista Marc Allegret, ha raccontato cose terribili sul padrigno. A cinque-sei anni fu insidiata per la prima volta dal cantante italo-francese (era nato a Monsummano Alto, Pistoia), che poi avrebbe continuato a corteggiarla in modo spudorato. Nemmeno la madre di Catherine esce bene dalle pagine di “Une mond a l’envers”: nel timore che lui la piantasse, avrebbe invitato la figlia a tollerare le avance del suo padrino.

C’è chi però sostiene che i fatti siano stati capovolti e che fosse Catherine, donna difficile, collerica e esuberante, a correre dietro al cantante scomparso nel 1991. (Fonti: Quotidiano Nazionale, La Repubblica)
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.