The Voice 2016, chi è Kimia, la cantante iraniana della squadra di Max Pezzali
Trentuno anni, nata a Teheran ("in Persia", dice lei, non citando l'Iran), Kimia è uno dei personaggi di spicco delle prime blind audition dell'edizione 2016 di The Voice (è stata scelta da Max Pezzali per la sua squadra nella serata di mercoledì 2 marzo): cresciuta in piena rivoluzione khomeinista, la Ghorbani - questo il suo cognome, all'anagrafe - fatica a coltivare la sua passione per le sette note sotto la sharia istituita dal regime succeduto a quello guidato dall'ultimo scià Mohammad Reza Pahlavi. Costretta a "silenziare" le sue performance tra le mura domestiche - per non farsi scoprire dai guardiani della rivoluzione - Kimia è stata arrestata dalle autorità iraniane perché sorpresa a suonare per le vie della sua città. Come racconta lei al Corriere della Sera, le inevitabili conseguenze del suo busking furono:
"Mi hanno picchiata, mi hanno preso a calci e insultata, hanno sequestrato il mio strumento, mi hanno portato via i soldi che avevo raccolto. Ho avuto paura, però piano piano l’ho persa. Sono stata molto forte, ho pensato che dovevo farlo: mi dicevo, non succede niente, se anche muoio... Dovevo farlo, una deve per cominciare, dare l’esempio. Dopo due anni però ho dovuto rinunciare, ho capito che da sola non potevo fare niente, le altre donne non mi hanno seguito perché avevano paura. Ogni volta che ci ripenso mi sento triste"
Iscritta dal 2012 alla scuola italiana di Teheran, che offre ai propri iscritti un visto per l'ingresso nel nostro Paese, Kimia arriva qualche anno dopo a Bologna, dove solo qualche settimana fa si è sposata. Al momento è in attesa del suo primo figlio.