Arriverà finalmente il prossimo 27 novembre la versione in vinile di "The promise", l'album di outtakes originariamente pubblicato nel 2010. La pubblicazione anticipa di una settimana "The ties that bind", il box dedicato al periodo di "The river". "The promise" invece prende il titolo da uno dei brani inediti più famosi e amati dai fan del Boss, scritto e inciso nel periodo tra "Born to run" ('75) e "Darkness on the edge of town" ('78). Un periodo molto fecondo ma anche complicato perché Springsteen era in causa con l'ex manager Mike Appel - vicenda a cui la stessa canzone fa cenno.
Le sessioni di quel periodo, dopo anni di attesa, sono state selezionate e pubblicate appunto nel 2010, sia all'interno di un box dedicato a "Darkness on the edge of town" (che comprendeva anche un film e diversi materiali dal vivo), sia come album a se stante. E' appunto quest'ultima versione, che non aveva mai visto una stampa in vinile, a vedere finalmente la luce in questo formato.
Interessante per gli appassionati - con l'ultima apparizione in studio di Clarence Clemons, che sarebbe scomparso solo l'anno successivo, il cui sax suona su "Save my love", "The promise" allarga l'organico da quello che è il nucleo storico della E-Street Band - stretto intorno a Roy Bittan, Steve Van Zandt, Garry Tallent e Max Weinberg, oltre che allo scomparso Danny Federici - a una pattuglia di collaboratori nella quale spiccano Stan Harrison, già collaboratore di - tra gli altri - David Bowie e Serge Gainsbourg chiamato al sassofono su "The Brokenhearted", "It's A Shame", "Talk To Me" e "Breakaway", David Lindley, in passato già alla corte di Jackson Browne e Warren Zevon il cui violino è presente in "Racing in the Street", e Richie Rosenberg, al trombone per "Talk To Me".