
Nel 1985 i tempi degli smartphone e di youtube erano ancora molto, molto lontani. Erano però i tempi dei “bootleg”, delle registrazioni pirata vendute sotto banco. Lo storico concerto del Boss a San Siro del 21 giugno 1985 ebbe un bootleg su vinile, il famoso “Back to the roots”, dalla copertina rosa, intestato a Bruce Zirilli (con il nome della madre, storpiato). Ma iniziò a girare subito dopo anche su VHS: qualcuno aveva portato una telecamera, puntata sul palco nella prima parte della serata, e sui megaschermi a lato nella seconda parte, quando scese il buio. Quella registrazione è finita su YouTube, a testimonianza di quella notte.
Il concerto si aprì con “Born In the U.S.A.”
Memorabile, nella prima parte, dopo canzoni più veloci come “Badlands” e “Out in the street”, il rallentamento con una “The river” cantata in coro.
a metà serata la luce era già calata, l’inquadratura è sugli schermi. Si balla nel buio, con “Dancing in the dark”
Uno dei momenti più intensi della serata, “Downbound train”, preceduta dallo stadio che canta in coro “Ale-oò”
Memorabile poco dopo “Because the night”, al tempo incisa solo da Patti Smith. Springsteen avrebbe pubblicato la sua versione dal vivo nel box “Live 1975-1985”
Tra le chicche di quella serata: una cover di Elvis Presley, “Can’t help falling in love”, nell’ultima parte della serata, a cui seguì “Born to run”
L’ultimo video disponibile di quella serata è “Bobby jean”, quart’ultima canzone. Seguirono “Ramrod”, il medley tra “Do You Love Me?” e “Twist And Shout” e “Rocking all over the world” (cover di John Fogerty), che chiuse il concerto
Leggi anche: Bruce Springsteen a San Siro, 1985: 35 anni fa la prima volta del Boss in Italia - LO SPECIALE
Scarica qui lo SPECIALE (del 2015) da conservare dedicato al primo concerto italiano di Bruce Springsteen