Pino Daniele: oggi, fra un funerale e l'altro, l'autopsia. AGGIORNAMENTO ore 11
Il quotidiano romano "Il Messaggero" ha informato questa mattina (7 gennaio) che sulla morte del cantautore partenopeo sono state aperte due inchieste, e che è stata disposta un'autopsia sul cadavere, che si dovrebbe svolgere (abbastanza incredibilmente) subito dopo il funerale "romano", fissato per le 12, e concludersi in tempo perché la salma possa essere portata a Napoli entro le 19, dove è stato annunciato il funerale "napoletano" (il senso di surrealtà dell'intera vicenda si fa sempre più forte).
AGGIORNAMENTO: Pare adesso (ore 11 del mattino del 7 gennaio) che, più ragionevolmente, l'autopsia sia stata fissata per domani, a Napoli, alla presenza di un consulente nominato dalla procura di Roma.
Ieri, martedì 6 gennaio, l'ultima compagna di Pino Daniele, Amanda Bonini, è stata ascoltata dai carabinieri del comando provinciale di Roma, dopo essere già stata sentita dai Carabinieri e in Procura a Grosseto con uno dei fratelli del cantautore. "Gli inquirenti" - scrive "Il Messaggero" - "vogliono capire che cosa sia successo domenica sera: perché l'artista, anziché attendere l'arrivo dell'ambulanza con il medico e il defibrillatore a bordo nella sua casa di Magliano, abbia improvvisamente deciso di mettersi in auto con Amanda e un suo collaboratore (era lui alla guida) alla volta dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma dove alle 22.40 è arrivato già morto".
Sulla questione della tempestività dei soccorsi stanno indagando due Procure: quella di Grosseto, a cui hanno riferito i carabinieri di Orbetello acquisendo il tabulato delle telefonate fatte quella sera al 118 toscano, e quella di Roma a cui in serata è arrivata la delega alle indagini. Continua "Il Messaggero": "Del caso comunque - ha tagliato corto il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio - se ne occuperà Roma, visto che in quella città è avvenuto il decesso".
I militari di Orbetello, di propria iniziativa, hanno acquisito il tabulato delle telefonate al 118 di Grosseto, e metteranno i dati a disposizione della Procura di Roma.
Ancora "Il Messaggero", nel suo documentatissimo articolo, spiega: "Il pm Marcello Monteleone, a cui il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone ha affidato il fascicolo, dovrà fare luce su alcuni punti poco chiari della vicenda: il presunto ritardo dell'ambulanza nel raggiungere la villa di Magliano, il perché della decisione di andare a Roma, l'episodio della gomma bucata lungo l'Aurelia che avrebbe fatto perdere altro tempo prezioso per salvare il cantante, circostanza di cui ha riferito Francesco Primerano, un cugino di Pino Daniele". L'inchiesta è per un'ipotesi di omicidio colposo.
La famiglia ha ribadito con una nota ufficiale che, dopo il malore, il musicista "ha espresso la decisa volontà di essere portato a Roma all'ospedale Sant'Eugenio per essere soccorso dall'équipe di medici da cui era in cura da anni e quindi di sua fiducia".