John Lydon, sparate a zero su X Factor, Band Aid, Rolling Stones e Sex Pistols
Giornata campale quella di oggi, 11 dicembre, per gli appassionati delle esternazioni al vetriolo di John Lydon, il già Johnny Rotten dei Sex Pistols che quando è in forma, davanti alla stampa, non manca (quasi) mai di regalare dichiarazioni tutto fuorché coincilianti sugli argomenti più disparati.
Il frontman britannico, in una manciata di ore, ha fatto registrare ai media britannici i suoi pensieri su X Factor (e sul suo ideatore Simon Cowell), la quarta incarnazione della creatura di Bob Geldof Band Aid, i Rolling Stones e persino su quello che fu il suo storico gruppo. Ma andiamo con ordine.
In cima alla lista c'è il popolare talent show televisivo, la cui edizione italiana, nelle prossime ore, giungerà all'epilogo per questa stagione: "Simon Cowell è il nemico numero uno", ha spiegato Lydon allo Sheldonian Theatre dell'Università di Oxford, dove era impegnato nella promozione della sua autobiografia "Anger is an energy", "Non credo che i concorrenti di X Factor siano così scarsi. Almeno, non lo sono finché non li trasformano in quella parodia di cantanti da crociera funzionale al programma. E' quello il problema. Quei programmi sono orribili, tutti. Avete visto con quanta crudeltà giudicano i concorrenti? Con quanta cattiveria? Non è questo il mondo nel quale vivo io...".
Il secondo round, invece, è stato tutto per il Band Aid: "Non ho mai creduto che funzionasse", è il punto di vista del cantante, "E' un'iniziativa che non mi piace perché è aperta alla corruzione. C'è questa cosa che si chiama amministrazione che poi è quella che si mangia tutti i soldi. Ricordate quando [durante il Live Aid del 1985] fecero scorrazzare Phil Collins in Concorde tra New York [in realtà fu Filadelfia] e Londra? Quanti cazzo di soldi gli sarà costato? E davvero serve a qualcuno portare da un continente all'altro Phil Collins in due ore? Nemmeno a sua moglie fregherebbe niente...".
Il bersaglio grosso - i Rolling Stones - sono stati chiamati in causa solo nel momento in cui il moderatore dell'incontro ha avuto l'ardire di chiedere se - a suo giudizio - ci fosse un limite di età per esibirsi: "No che non c'è, a patto che tu sia Mick Jagger", è stata la risposta di Lydon, "L'avete visto l'anno scorso a Glastonbury? Voglio dire... Mick, dai... Non è una questione di età, la questione è non fare stronzate. Voglio che gli Stones mi facciano vedere e sentire quello che li ha fatti diventare i numeri uno. Invece mi becco lui con le palle strizzate in un paio di pantaloni da donna che corre per tutto il palco davanti a una band imbarazzata di essere vestita come Cliff Richard in vacanza".
Un rischio che i suoi Sex Pistols, decisamente, non rischiano di correre: "Se suoneremo ancora insieme? Dico, ci avete visti?", è stata la risposta, "No, no: è finita. Abbiamo tutti qualche chilo di troppo, ma Steve Jones adesso peserà sì e no 200 chili".
L'ultima nota ha riguardato la spiritualità in generale: "Tutte le religioni sono vili, tossiche e idiote: impiegano tutto il tempo nel cercare di farti credere a una cosa che non può essere vera. Sembra quasi il partito Conservatore...".