
Ancora un guaio giudiziario per Justin Bieber: un paparazzo hawaiano, Aja Oxman, ha citato in tribunale la popstar canadese e un suo bodyguard, Dwayne Patterson, per aggressione. Nella denuncia presentata presso la corte di Los Angeles il fotografo sostiene di essere stato percosso - oltre che privato del suo smartphone, distrutto dai due - dalla guardia del corpo del cantante durante un servizio fotografico - ovviamente "rubato" - nel novembre dello scorso anno presso un'area pubblica di Shipwreck Beach, alla Hawaii.
Stando a quanto riferito nella deposizione, Patterson - già oggetto di una denuncia simile da parte di un altro fotografo, Michael Munoz, che sostiene di essere stato aggredito dal bodyguard fuori da un nightclub di Miami in circostanze pressoché identiche - avrebbe afferrato Oxman per il collo, per poi sbatterlo sul cofano di una vettura, dopo aver ricevito dal suo datore di lavoro un mandato molto chiaro: "Vai e fai tutto quello che devi fare per prendere la sua memory card". Una volta immobilizzata la sua vittima, sarebbe intervenuto anche Bieber, che avrebbe dato manforte al suo dipendente nell'opera di distruzione del dispositivo. Al momento, l'entourage del cantante si è rifiutato di commentare quanto accaduto.