
Per una sfortunata serie di circostanze, nelle ultime ore, tre nomi di primo piano del rock mondiale sono state costrette - per ragioni diverse - a fare ricorso alle cure dei medici.
Il batterista di Primus e Puscifer Tim Alexander (nella foto) si è sottoposto con successo all'intervento al cuore resosi necessario dopo l'episodio cardiaco che lo colpì alla fine della scorsa settimana: "Tim è uscito dalla sala operatoria", si legge in un post apparso sulla pagina Facebook ufficiale dei Primus, "L'intervento è riuscito e tutti i segnali fanno pensare ad un veloce e completo recupero".
Deve ancora sdraiarsi sul tavolo operatorio Dusty Hill, bassista degli ZZ Top: l'artista dovrà infatti ricorrere al bisturi per la rimozione urgente di calcoli renali. Benché la procedura non sia eccessivamente invasiva, l'intervento e la conseguente convalescenza costringeranno la band texana ad interrompere le attività dal vivo per circa tre settimane, cancellando sei date del tour americano lasciando come primo appuntamento utile ad oggi confermato quello del 6 agosto prossimo a Sturgis, South Dakota.
Più serie, invece, paiono le condizioni di Dennis Chambers, gigante della batteria jazz-funk già fido collaboratore di Steely Dan e Carlos Santana e elemento dei Parliament-Funkadelic (tra il '78 e l''85): secondo quanto rivelato dal suo ex compagno di gruppo Bootsy Collins, anche lui alla corte di George Clinton, l'artista sarebbe ricoverato in terapia intensiva per cause ad oggi non chiarite. "Stanno lavorando per staccarlo dal respiratore", ha spiegato in un post su Facebook Collins: "Sembra che sia il fegato a non funzionare bene". Chambers - notevolmente dimagrito - si è esibito solo la scorsa settimana insieme a Mike Stern al Festival da Jazz di St. Moritz, in Svizzera.