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	"Passerò un po' di tempo in studio, in agosto, per completarlo", ha spiegato Clapton a proposito del secondo tributo discografico a Cale, "E probabilmente inizierò anche a registrare delle canzoni che ho scritto io". Già, ma come? E con che tempi? Perché l'artista, per sua stessa ammissione, non pare essere - almeno per il momento - troppo coinvolto nel processo di creazione di una nuova prova in studio di inediti: "Sono pigro", ha ammesso candidamente lui, "Quando arrivo alla fase 'E adesso cosa faccio?' semplicemente mi fermo e accendo la TV. Il problema è che mi distraggo facilmente. Scrivo un sacco di canzoni, ma poi me le dimentico. Le registro al volo, col cellulare, ma poi finisce che il più delle volte perda il file con il memo".
	
	E per il resto? Di tour, ovviamente, non se ne parla. "Non ho più voglia di lavorare così duramente", ha dichiarato il cantante e chitarrista: "Fare 'The breeze' è stato un piacere: quando JJ è morto stavo pensando a un mio album solista. Ecco perché, adesso, questa è la prima cosa che voglia fare. Poi l'anno prossimo potrei fare un paio di concerti e dire: 'Ragazzi, questo è tutto. Me ne vado'. Poi vedrò cosa fare, anche se probabilmente andare a registrare in studio e restare a casa a suonare per la mia famiglia mi basterà".
