Il tavolo della conferenza stampa ospita oggi una sfilata di vecchie glorie della canzone italiana: Marcella Bella, Albano Carrisi, Toto Cutugno, Mino Reitano, Bobby Solo. Fabrizio Del Noce annuncia di aver accettato, stamattina, il Tapiro di “Striscia” e di aver fatto pace con Valerio Staffelli. E parla esplicitamente di “boicottaggi” in merito agli ospiti internazionali che non hanno accettato di intervenire a questa edizione del Festival; poi disordinatamente accenna alla crisi della musica leggera, alla controprogrammazione (assolutamente legittima), al fatto che Sanremo sta perdendo la cua connotazione di Evento Assoluto. Rimanda a un bilancio finale la riflessione sugli ascolti complessivi, e torna a sottolineare la qualità del prodotto televisivo “che è un progetto di rinnovamento”: “I Festival del futuro non saranno mai più come i Festival del passato, la chiave sarà diversa, non vedremo più Morandi contro Celentano”.
Simona Ventura: “Siamo tutti qui, oggi: solo i vigliacchi scappano, ci mettiamo la faccia quando le cose vanno bene e quando vanno male. E ringraziamo la stampa per le belle parole che ha avuto per il nostro lavoro e per quello degli autori. Cinque serate sono tante, e quella di stasera sarà ancora una volta 'sperimentale'. Ritornano i 22 cantanti in gara per proporre pezzi del repertorio storico sanremese, ci saranno molti filmati, molti contributi, una canzone di Paola Cortellesi... Una trasmissione ricca di contenuti, e di sorprese: ad esempio, Toto Cutugno canterà 'Salirò' di Daniele Silvestri. Rivedremo alcune vallette del passato: non siamo riusciti a trovare Maria Pia Biscotti che è stata di ispirazione alla Cortellesi per la sua Cotogna Cutugna, e lanciamo un appello stile 'Chi l'ha vista'...”
Arriva Natalie Cole, proprio mentre Albano Carrisi risponde alle prime domande: “Ho visto il Festival, mi sono divertito, ha dato spazio a tanti giovani” dice. E Cutugno: “Ho sentito voci straordinarie e ho visto grandi personalità... io quando venivo a Sanremo me la facevo sotto! E il direttore d'orchestra è stato strepitoso, nel realizzare tanti arrangiamenti in così poco tempo. Sulle canzoni ho invece delle perplessità: ho sentito bei testi su melodie scarse, buone melodie con testi scadenti. A questi ragazzi bisogna insegnare a lavorare sulle canzoni. Tony Renis ha fatto un miracolo, comunque: lo dico sinceramente”. Marcella Bella: “In questo Festival ci sono alcuni ragazzi bravi, qualche clone, conduttori bravissimi... e due canzoni di mio fratello. Questo Festival non va lasciato morire, fa parte della nostra storia”. Mino Reitano: “Applaudiamo questo Festival: qui è stato fatto un rinnovamento che va rispettato. Noi siamo persone che hanno fatto la storia della canzone italiana, abbiamo partecipato ai grandi Festival del passato; possiamo dire che questi ragazzi sono preparatissimi”. Bobby Solo: “Non posso che essere d'accordo con i miei colleghi ed elogiare l'amico Tony Renis per il suo coraggio. Volemose bene!”.
Simona Ventura: “Siamo tutti qui, oggi: solo i vigliacchi scappano, ci mettiamo la faccia quando le cose vanno bene e quando vanno male. E ringraziamo la stampa per le belle parole che ha avuto per il nostro lavoro e per quello degli autori. Cinque serate sono tante, e quella di stasera sarà ancora una volta 'sperimentale'. Ritornano i 22 cantanti in gara per proporre pezzi del repertorio storico sanremese, ci saranno molti filmati, molti contributi, una canzone di Paola Cortellesi... Una trasmissione ricca di contenuti, e di sorprese: ad esempio, Toto Cutugno canterà 'Salirò' di Daniele Silvestri. Rivedremo alcune vallette del passato: non siamo riusciti a trovare Maria Pia Biscotti che è stata di ispirazione alla Cortellesi per la sua Cotogna Cutugna, e lanciamo un appello stile 'Chi l'ha vista'...”
Arriva Natalie Cole, proprio mentre Albano Carrisi risponde alle prime domande: “Ho visto il Festival, mi sono divertito, ha dato spazio a tanti giovani” dice. E Cutugno: “Ho sentito voci straordinarie e ho visto grandi personalità... io quando venivo a Sanremo me la facevo sotto! E il direttore d'orchestra è stato strepitoso, nel realizzare tanti arrangiamenti in così poco tempo. Sulle canzoni ho invece delle perplessità: ho sentito bei testi su melodie scarse, buone melodie con testi scadenti. A questi ragazzi bisogna insegnare a lavorare sulle canzoni. Tony Renis ha fatto un miracolo, comunque: lo dico sinceramente”. Marcella Bella: “In questo Festival ci sono alcuni ragazzi bravi, qualche clone, conduttori bravissimi... e due canzoni di mio fratello. Questo Festival non va lasciato morire, fa parte della nostra storia”. Mino Reitano: “Applaudiamo questo Festival: qui è stato fatto un rinnovamento che va rispettato. Noi siamo persone che hanno fatto la storia della canzone italiana, abbiamo partecipato ai grandi Festival del passato; possiamo dire che questi ragazzi sono preparatissimi”. Bobby Solo: “Non posso che essere d'accordo con i miei colleghi ed elogiare l'amico Tony Renis per il suo coraggio. Volemose bene!”.
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