Di concerti o intere tournée saltate per problemi alla dogana le cronache sono piene: solo negli ultimi anni, è successo ai cubani Buena Vista Social Club, ai quali gli USA nel 2004 negarono il visto, anticipando di qualche anno lo stesso trattamento che avrebbero riservato - seppure per motivi diversi - anche a Lily Allen nel 2007 e Amy Winehouse e Boy George nel 2008. Senza contare il caso di Snoop Dogg, che - a causa dei suoi trascorsi con la giustizia - si vide rimbalzato nel 2007 tanto dagli agenti di frontiera inglesi che da quelli australiani.
A un primo sguardo, quindi, la notizia della negazione da parte delle autorità statunitensi del visto di ingresso a Mos Def nel paese non dovrebbe suscitare troppo clamore, se non per un particolare nemmeno troppo piccolo: Dante Terrell Smith, questo il nome all'anagrafe del rapper e attore, negli Stati Uniti ci è nato. L'artista, originario di Brooklyn, New York, e oggi conosciuto come Yasiin Bey, dal 2009 vive a Città del Capo, Sudafrica, dove prosegue nella sua attività parallela di attivista per i diritti umani. E proprio in suo impegno nel sociale potrebbe averlo messo in cattiva luce: il sito togetherboston.com riferisce infatti come a far saltare le tre esibizioni previste negli USA siano stati "immigration / legal issues", ovvero questioni riferibili alla documentazione necessaria affinché venga accordato l'ingresso sul suolo americano. E' possibile - fanno notare diversi osservatori internazionali - che il suo coinvolgimento nel progetto di sensibilizzazione nei confronti degli abusi perpetrati ai prigionieri del carcere di Guantanamo organizzato dall'associazione umanitaria Reprieve nel 2013 l'abbia reso inviso ai funzionari del dipartimento immigrazione.