Non è nuovo a questo genere di operazioni: Brad Mehldau, pianista jazz tra i più apprezzati delle nuove generazioni, si diverte spesso a rileggere brani pop nei suoi dischi. In particolare, sembra avere una predilizione per i Radiohead: nel nuovo “Anything goes”, inciso con il suo trio (Larry Grenadier al basso e Jorge Rossy alle percussioni) e in uscita a fine febbraio, Mehldau rivisita “Everything in its right place”, canzone che apriva “Kid A” della band di Thom Yorke. Nell’ultimo “Largo” (a suo tempo recensito da Rockol), il pianista interpretava al piano “Paranoid android”, mentre in passato aveva già rivistato “Exit music” in due occasioni (“Songs” e nel successivo disco dal vivo).
Oltre a “Everything in its right place”, “Anything goes”, contiene anche una rilettura di “Still crazy after all these years” di Paul Simon, standard come “Nearness of you” e “Smile”, più alcune composizioni originali.
Oltre a “Everything in its right place”, “Anything goes”, contiene anche una rilettura di “Still crazy after all these years” di Paul Simon, standard come “Nearness of you” e “Smile”, più alcune composizioni originali.
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale