
Non solo Vladimir Luxuria, nelle ultime ore, ha avuto screzi con la polizia russa: Nadia Tolokhonnikova e Maria Aliokhina delle Pussy Riot - più una terza componente del collettivo rimasta anonima - sono state fermate dalle autorità locali a Sochi, dove si stanno svolgendo le Olimpiadi invernali. Stando a quanto riferito dalla NPR americana, il trio - noto per le contestazioni al governo guidato da Putin - si trovava nei pressi del villaggio olimpico per eseguire un brano, battezzato “Putin will teach you to love their homeland" ("Putin ti insegnerà ad amare la loro patria"): trattenute per qualche ora in un posto di polizia locale, le tre donne sono state rilasciate senza che venisse spiccato nei loro confronti alcun capo d'accusa.
"Siamo venute a Sochi per organizzare una protesta e esprimere la nostra opinione politica", hanno spiegato le Pussy Riot in un comunicato: "Ci hanno arrestato, come fanno con chiunque venga qui a esprimere dissenso: le autorità sono gentili con gli atleti e gli ospiti stranieri, ma non con chi cerchi di organizzare una protesta".