Dovrà ricredersi chi pensava che a 60 anni Mick Jagger fosse un
rockosauro: sono infatti risorti i Fugs, gruppo fondamentale del “giro”
rock del Greenwich Village anni Sessanta, e con loro c'è ancora Tuli
Kupferberg, il quale tra poche settimane compirà 80 anni. Il suo vecchio
(per una volta non è il caso di mettere le virgolette) partner musicale,
Ed Sanders, che ha una quindicina d'anni meno di lui, ha detto: “Tuli
canta meglio adesso rispetto a quando aveva 35 anni”. Pochi giorni fa
centinaia di newyorkesi sono tornati a casa con la coda tra le gambe dopo
aver scoperto che il concerto dei Fugs al Village Underground era
all'insegna del “tutto esaurito”. A quarant'anni dalle canzoni con le
quali i Fugs presero in giro la guerra in Vietnam, e furono una sorta di
icone beatnik con Ginsberg e Kerouac, il gruppo ha appena pubblicato un
nuovo album, “The Fugs final CD-Part one”, in cui stavolta sbeffeggia
l'amministrazione Bush. In realtà non è la prima volta che i Fugs tornano
insieme; sporadicamente il veterano gruppo risale sul palco, come ad
esempio accaduto dopo l'11 settembre 2001, ma stavolta pare che gli
impegni di Sanders e Kupferberg siano più estesi. Il pubblico del locale
di New York pare abbia gradito molto una nuova canzone intonata da
Kupferberg, “Septuagerian in love”. I Fugs vennero assemblati alla fine
del 1964 e rimasero fortemente attivi fino al 1969, sebbene curiosamente
per l'annuncio ufficiale del loro scioglimento occorse attendere fino al
1994.                    
                    
                    
                                            
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