
Il mese scorso Paul, il fratello maggiore dei Gallagher, qualche speranza l'aveva riaccesa. L'uomo aveva detto: "Credo che a Noel spiaccia essersene andato nel modo in cui se ne è andato. Ho questa strana sensazione che in futuro potrebbe accadere qualcosa...magari tra due, tra tre anni. Non ci vuole altro che uno dica all'altro 'guarda, mi spiace, ti voglio bene'. Non ci vuole altro che una cosa così. Non è difficile, anzi è facile". E intanto il ventesimo anniversario di "Definitely maybe" degli Oasis si avvivcina: il disco infatti fu pubblicato nell'agosto 1994. Sarà possibile rivedere - magari solo per questa occasione - in azione la band britannica? Se in passato Liam non aveva escluso questa chance, oggigiorno Noel pare categorico: niente da fare. "Siamo sciolti. E' una notizia che dovresti aver sentito, no?", ha detto l'artista, con l'abituale ruvidezza, al giornalista Simon Vozick-Levinson dell'edizione USA di "Rolling Stone" che gli chiedeva un commento sul ventennale. "Certo che l'ho sentito". Noel: "I gruppi si sciolgono, la band non c'è più. In ogni caso io non mi farò coinvolgere. Se ci fosse una reunion, io non ne farò parte". "Ma non ti stufi a rispondere a domande di questo tipo?". "No, rispondo a domande di questo genere solo 6 volte al giorno, la cosa rimane sotto controllo". "Ma in retrospettiva, sei ancora orgoglioso di 'Definitely maybe'"? Noel: "Naturalmente. Sono orgoglioso di tutto quello che abbiamo fatto. Cioé, certe canzoni sono delle vere merde, e poi ci sono un paio di periodi che sarebbe meglio non ricordare, però credo che, in generale, abbiamo fatto tre ottimi album e quattro buoni, il che su otto non è poi male. Più o meno il 50%. Mica male,
credo. Ma non credo che abbiamo lasciato le cose a metà. Non penso che avessimo altre cose da dire, capisci? Cioé, se uno ha visto gli Oasis, buon per lui. Se uno non li ha mai visti, caz*i suoi. Anch'io non ho mai visto i Beatles".