La redazione di Rockol non è responsabile del contenuto di questa notizia, che è tratto da un comunicato stampa. Artisti, etichette e aziende che vogliono rendere note le proprie iniziative attraverso la pubblicazione di un loro comunicato stampa in questa sezione possono indirizzare una e-mail a presskit@rockol.it. La pubblicazione dei comunicati è a discrezione della redazione.
I LUF
Collettivo folk-rock di belle speranze
ESCE OGGI IL LORO ALBUM “OCIO AI LUF”
Esce oggi, venerdì 6 giugno, su etichetta Uprfolkrock e distribuzione Edel Italia, “Ocio ai Luf” l’ultimo album de i Luf, collettivo folk-rock di belle speranze, il gruppo lombardo considerato tra le punte di diamante del folckrock italiano.
I Luf nascono tra la brianza e le valli bresciane, intrecciando un certo combat-folk che sull’onda dei Modena City Ramblers ha preso piede nel nostro paese, con i cori "quasi" alpini, le tradizioni delle valli bresciane e la canzone d'autore.
I momenti più spettacolari del disco sono senz'altro quelli che, avvalendosi del "coro di Missaglia" composto da 37 elementi, fondono in modo naturale combat-folk e canto popolare, ascoltare su tutti : “I luf” , “Vento”, “Ocio alla nona ocio a la strea”.
Leader di questa banda anomala, costituita da un numero imprecisato di musicisti che collaborano in un clima di assoluta complicità, è Dario Canossi: cantante, insegnante di scuola superiore, vicesindaco di Monticello Brianza ed animatore culturale di chiara fama in quelle zone. Dario rappresenta anche il legame con la musica d’autore, che permette a i Luf di restare a cavallo tra ballo e contenuto, tra vecchia tradizione (cori alpini) e nuova tradizione (cantautori). Nel 99 Canossi si è occupato dell'organizzazione artistica di Davide Van de Sfroos al quale ha costruito la nuova Band, ha spesso aperto i suoi concerti e con lui ha composto uno dei brani che i Luf presentano dal vivo (“dimmi di che segno sei”). Cesello finale delle canzoni de i Luf è poi il dialetto camuno quello cioè delle valli bresciane.
In studio la band si è anche avvalsa della partecipazione di Vincenzo Zitello nel brano “Nina Nana” dove i Luf hanno adattato una poesia del poeta dialettale bresciano Canossi.
Questa la formazione “base” de i Luf: Dario Canossi (chitarra, voce), Sergio "Jeio" Pontoriero (basso, voce), Fumagalli "Ragno" Ranieri (fiati, cornamuse), Cesare Comito (chitarre), Franco Penatti (batteria), Lorenzo "Puffo" Marra (Fisarmonica , voce), Angapiemage "Anga", Persico (violino), Pier Zuin (cornamuse), Carlo Ravot (batteria).
I LUF
Collettivo folk-rock di belle speranze
ESCE OGGI IL LORO ALBUM “OCIO AI LUF”
Esce oggi, venerdì 6 giugno, su etichetta Uprfolkrock e distribuzione Edel Italia, “Ocio ai Luf” l’ultimo album de i Luf, collettivo folk-rock di belle speranze, il gruppo lombardo considerato tra le punte di diamante del folckrock italiano.
I Luf nascono tra la brianza e le valli bresciane, intrecciando un certo combat-folk che sull’onda dei Modena City Ramblers ha preso piede nel nostro paese, con i cori "quasi" alpini, le tradizioni delle valli bresciane e la canzone d'autore.
I momenti più spettacolari del disco sono senz'altro quelli che, avvalendosi del "coro di Missaglia" composto da 37 elementi, fondono in modo naturale combat-folk e canto popolare, ascoltare su tutti : “I luf” , “Vento”, “Ocio alla nona ocio a la strea”.
Leader di questa banda anomala, costituita da un numero imprecisato di musicisti che collaborano in un clima di assoluta complicità, è Dario Canossi: cantante, insegnante di scuola superiore, vicesindaco di Monticello Brianza ed animatore culturale di chiara fama in quelle zone. Dario rappresenta anche il legame con la musica d’autore, che permette a i Luf di restare a cavallo tra ballo e contenuto, tra vecchia tradizione (cori alpini) e nuova tradizione (cantautori). Nel 99 Canossi si è occupato dell'organizzazione artistica di Davide Van de Sfroos al quale ha costruito la nuova Band, ha spesso aperto i suoi concerti e con lui ha composto uno dei brani che i Luf presentano dal vivo (“dimmi di che segno sei”). Cesello finale delle canzoni de i Luf è poi il dialetto camuno quello cioè delle valli bresciane.
In studio la band si è anche avvalsa della partecipazione di Vincenzo Zitello nel brano “Nina Nana” dove i Luf hanno adattato una poesia del poeta dialettale bresciano Canossi.
Questa la formazione “base” de i Luf: Dario Canossi (chitarra, voce), Sergio "Jeio" Pontoriero (basso, voce), Fumagalli "Ragno" Ranieri (fiati, cornamuse), Cesare Comito (chitarre), Franco Penatti (batteria), Lorenzo "Puffo" Marra (Fisarmonica , voce), Angapiemage "Anga", Persico (violino), Pier Zuin (cornamuse), Carlo Ravot (batteria).
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