Parlare di progetti di reunion sarebbe estramemente scorretto, considerando che il cantante, chitarrista e autore dei brani - Kurt Cobain, trovato morto nella sua casa di Seattle l'8 aprile del 1994 dopo essersi autoinflitto un colpo di arma da fuoco alla testa - in nessun modo potrebbe prendere parte all'ipotetica iniziativa. Più che altro, sarebbe lecito considerarla una rimpatriata, da attuare in tempi e (soprattutto) modi che in ogni caso sarebbero ancora tutti da definire.
Krist Novoselic, l'ex bassista dei Nirvana, nel corso di un'intervista all'emittente radiofonica australia Triple J ha confessato di essere interessato a riproporre dal vivo il repertorio della band simbolo del grunge: una buona occasione, per mettere in pratica l'idea, potrebbe essere il ventennale dalla pubblicazione dell'ultimo album consegnato al mercato dal trio statunitense, "In utero", che proprio oggi tornerà sugli scaffali dei negozi (ovviamente in versione ampliata) a due decenni dal debutto.
"E' l'idea migliore che abbia sentito quest'anno", ha esclamato Novoselic, incalzato dallo speaker che gli domandava se fosse interessato ad un eventuale tribute tour in onore di quella che fu la sua band: "Sì, dovrebbe succedere. Avrei già dovuto collaborare con Dave (Grohl, ndr) per i Sound City Players, poi però non se ne fece nulla. Se però un domani si dovesse decidere di fare qualcosa del genere, io ci sarò, costi quello che costi".
L'apparizione più recente di Novoselic e Grohl sullo stesso palco risale allo scorso dodici dicembre, quando i due - insieme a Pat Smear, ex Germs già nell'ultima line-up dei Nirvana - si esibirono con Paul McCartney alla voce al "12-12-12: The concert for Sandy relief", eseguendo dal vivo il brano inedito "Cut me some slack".
Difficilmente, in ogni caso, Novoselic vedrà concretizzarsi il suo sogno, per lo meno a breve. Se, da un lato, Grohl nei prossimi mesi sarà impegnato con la produzione - e, in seguito, con la promozione - del nuovo album dei Foo Fighters, la cui pubblicazione è indicativamente programmata per il 2014, parlando di operazioni che riguardino i Nirvana va sempre e comunque considerata la vedova del leader del gruppo, Coutney Love, anche lei socia - insieme agli stessi Grohl e Novoselic - della Nirvana LLC, società che amministra il patrimonio della band. Sempre molto protettiva, a proposito dell'eredità artistica del marito scomparso, e non esattamente in ottimi rapporti con quelli che furono i suoi compagni di gruppo...