Premio Città di Recanati: Nino D’Angelo e "Aitanic", il suo futuro film-kolossal ispirato alla traversata Napoli-Capri

Si professa fan di Elton John e Khaled, vorrebbe fare un disco come quelli di Peter Gabriel e Robbie Robertson, ma intanto prepara un film semi-musicale sulla tragedia dell’Aitanic, l’imbarcazione-caricatura del Titanic che finisce su uno scoglio durante la traversata Napoli-Capri. La metafora perfetta di quanto si possa essere internazionali rimanendo locali. Nino D’Angelo si ritiene fortunato, contento di essere a Recanati, abbraccia e scherza con gli Almamegretta e affronta con simpatia le innumerevoli interviste. Chi si è avvicinato di più all’altro, la critica o Nino D’Angelo? "Ma, io il successo ce l’ho sempre avuto, però sono contento che la critica mi consideri, mi tenga presente: oggi sono a Recanati, qualche anno fa non mi volevano da nessuna parte. Sono fortunato e felice di essere qui, spero nel mio prossimo disco di far vedere la direzione che sta prendendo la mia musica, sicuramente ancora pop ma senza alcune ingenuità che caratterizzavano i miei dischi precedenti". Ad esempio? "Ad esempio adoro Khaled, Robbie Robertson, Peter Gabriel e vorrei che il mio prossimo disco avesse quei suoni lì". E "Aitanic"? "E’ un’idea nuova, un film di cui farò la regia, una presa in giro scherzosa del Titanic, però con una parte musicale molto più sviluppata, anche se non sarà proprio un musical, quella è una parola impegnativa. Il mio vero nome è Gaetano, da cui il diminutivo Aita’ e da cui l’idea di Aitanic: nel film sarò Leonardo Di Capri, parente di Peppino".