
Con il nuovo album che finalmente ha una precisa data di pubblicazione, i Kings Of Leon hanno potuto accogliere l'invito del festival iTunes di Londra, che ormai è un piacevole punto di riferimento non solo per la zona di Camden ma anche per l'intera capitale britannica. Sebbene il cartellone non sia ancora completo, anche perché dopotutto mancano ancora quasi tre mesi, i primi nomi ci sono. I KoL, il cui nuovo album "Mechanical bull" sarà disponibile dal prossimo 24 settembre, saliranno sul palco della semileggendaria Roundhouse, a due passi dal variopinto ed eclettico mercato di Camden Town, l'11 settembre. "E' una cosa che vogliamo fare da sempre", hanno detto a "Metro" di Londra i ragazzi della band. Tra gli altri artisti recentemente confermati sono da annoverare i Sigur Ros, che suoneranno il 2 settembre ed hanno detto: "Ci hanno detto che la Roundhouse era una rimessa in cui, ai tempi, c'era il capolinea dei treni. In Islanda non abbiamo alcun treno, ma le rimessse ci piacciono molto".
Nel corso delle trenta serate faranno la loro apparizione anche Justin Timberlake (29 settembre), Queens of the Stone Age (6 settembre), Vampire Weekend (15 settembre) e 30 Seconds to Mars. Confermati anche Jake Bugg, Ludovico Einaudi (17 settembre), Jessie J, Phoenix, Jack Johnson e Primal Scream.
Questi ultimi hanno (un po' bislaccamente) detto: "Faremo sollevare la Roundhouse, diventerà un UFO".
La Roundhouse, così chiamata per la sua inconfondibile forma circolare e ubicata nei pressi della stazione della metropolitana di Chalk Farm, venne costruita nel 1846 e utilizzata inizialmente come sala manutenzione macchine e punto di snodo dei treni a vapore che collegavano le stazioni di Euston e Camden. Dopo avere ospitato per lungo tempo le note distillerie di gin Gilbey’s, negli anni ’60 diventò uno dei punti focali del nascente rock psichedelico, organizzando concerti di artisti come Rolling Stones, Who, Pink Floyd, Led Zeppelin, Jimi Hendrix e Doors (unica esibizione inglese, il 6 settembre 1968); nei secondi anni ’70 si trasformò in un tempio del punk frequentato, tra gli altri, da Patti Smith, Blondie e Ramones mentre gli Stranglers vi registrarono gran parte del loro “Live (X-cert)”.