Paris, figlia di Michael Jackson, sarebbe stata trasferita presso l'ospedale di Los Angeles in cui il padre fu dichiarato morto nel giugno 2009. Si tratta dell'UCLA Medical Center, dove Paris sarebbe stata portata ieri sera in seguito all'indicazione di tenerla sorvegliata per 72 ore. La ragazza, come noto, avrebbe tentato il suicidio anche se, secondo alcune fonti, si sarebbe in realtà trattato di una richiesta di aiuto. Paris, in ogni caso, si è inflitta una ferita ad un braccio e ha ingerito 20 pillole di Ipobrufen. Una fonte citata dall'"Irish Mirror" ha affermato: "Adesso sta bene, sorride e non vede l'ora di rivedere i suoi amici". Le buone condizioni della quindicenne sono state sottolineate anche da Perry Sanders, legale di Katherine Jackson, l'anziana madre del Re del Pop. Tra le concause che avrebbero spinto Paris all'insano gesto spunta ora anche la possibilità di un possibile divieto: si dice che la famiglia non avrebbe gradito la sua partecipazione alle riprese di un film. Tuttavia Dennis Christen, il produttore, ha affermato: "Siamo certi che, quando se la sentirà, tornerà".
Intanto Conrad Murray, ad oggi il solo condannato per la morte di Jackson, ha spedito a Paris (che recentemente si è tagliata i lunghi capelli) dalla cella un bizzarro messaggio in cui fa sapere alla ragazza che "non so se posso fare qualcosa per lenire il tuo dolore, ma io sono qui". Il medico afferma anche d'essere a disposizione per narrarle "storie inedite di tuo padre" e conclude riferendo "ti lascio con le lacrime agli occhi e nelle compassionevoli braccia di Dio, di tuo padre e di Cristo. Conrad Murray. Ti voglio bene".