
Insieme a Beatles, Led Zeppelin, AC/DC, Garth Brooks e Tool, gli Eagles rientrano nel ristretto ma importante gruppo di artisti che finora hanno detto no, senza eccezione, ai servizi di streaming (per mancati accordi sui termini economici, o perché timorosi di danneggiare in questo modo le vendite dei loro dischi). L'embargo sembrava terminato ieri sera, con la pubblicazione (in sordina) sulla piattaforma di Rdio dell'intero catalogo del gruppo di Glenn Frey e Don Henley: ma, come rileva Billboard.biz, per un periodo di tempo limitato, dopo il quale le canzoni non risultano essere più ascoltabili per intero. Secondo una fonte sentita dalla testata americana, la rimozione del repertorio ha a che fare con le trattative ancora in corso tra il management del gruppo e Rdio (che non ha voluto commentare l'episodio).
Billboard.biz fa notare che il catalogo degli Eagles - sette album di studio e tre antologie - continua a vendere in maniera consistente: per il 2012 SoundScan ha conteggiato negli Stati Uniti 58 mila copie vendute dal best seller "Greatest Hits 71-75" in formato fisico e digitale (più 477 mila brani sui servizi di download), mentre il "Greatest hits vol. 2" ha accumulato l'anno scorso 36 mila album e 540 mila brani venduti. Notevoli anche i numeri collezionati su YouTube, dove una versione dal vivo di "Hotel California" tratta dal tour "Hell freezes over" (non ufficiale, e sottotitolata in spagnolo) ha raccolto 34,8 milioni di visualizzazioni in poco più di un anno.