
Piccolina, gentile e decisamente più giovane dei 37 anni stampati sulla carta d’identità. Questo l’impatto con Miss Shania Twain, canadese reginetta multimilionaria del country pop, una che con il precedente “Come on over” ha venduto più di trenta milioni di copie.
Shania ha da poco pubblicato il nuovo album “Up!”, una prova certamente non esaltante in termini artistici (vedi la recensione), ma che sicuramente non mancherà di riportarla sulle scene internazionali a cinque anni dall’uscita di “Come on over”. Shania è passata oggi, 5 dicembre, da Milano. Città dove ha registrato una parte di “Up!” (alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani, per la precisione: “Ormai vivo in Svizzera”, ci ha spiegato, “mi è molto facile venire a Milano, ci metto meno di due ore. Alcuni musicisti che volevamo coinvolgere erano già da quelle parti a lavorare, e semplicemente li abbiamo raggiunti”).
Il disco contiene 19 canzoni per oltre 70 minuti, pubblicati in diverse versioni remix. “Abbiamo incluso tutte le canzoni che abbiamo terminato di scrivere e lavorare. Mi rendo conto che si possa pensare che il disco sia troppo lungo, e che le diverse versioni faranno dire a qualcuno che non so fare scelte. Ma credo questo non sia un disco da ascoltare tutto d’un fiato, va preso poco per volta, così ci metterà più tempo annoiare”.
Quanto al titolo, già utilizzato da R.E.M. e da Peter Gabriel, spiega: “Non lo sapevo prima. Ho scoperto recentemente entrambi le cose, e comunque avevamo già deciso il nostro titolo da tempo. Ci siamo detti: perché cambiarlo? Non c’è un vero motivo…”.
Shania non si sente legata più di tanto alla musica country che l’ha adottata e che ancora affiora nella sua musica (“è stato il genere che ha decretato i miei primi successi, ma sono cresciuta ascoltando e cantando di tutto. In quell’ambiente sono sempre stata un’artista controversa, chi non mi sopporta adesso per i miei successi pop rock già non mi sopportava tempo fa”), ed ha le idee chiare su come non farsi schiacciare dal confronto tra “Up!” e “Come on over”: “Mi rendo conto che è molto difficile ripetere quel risultato, ma non mi interessa. Spero solo che chi mi ascolta giudichi questo disco la mia prova migliore. Se poi venderà di meno, pazienza. Tanto, negli ultimi cinque anni, non mi risulta che nessun altro abbia ripetuto queste cifre…”
(Gianni Sibilla)
Shania ha da poco pubblicato il nuovo album “Up!”, una prova certamente non esaltante in termini artistici (vedi la recensione), ma che sicuramente non mancherà di riportarla sulle scene internazionali a cinque anni dall’uscita di “Come on over”. Shania è passata oggi, 5 dicembre, da Milano. Città dove ha registrato una parte di “Up!” (alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani, per la precisione: “Ormai vivo in Svizzera”, ci ha spiegato, “mi è molto facile venire a Milano, ci metto meno di due ore. Alcuni musicisti che volevamo coinvolgere erano già da quelle parti a lavorare, e semplicemente li abbiamo raggiunti”).
Il disco contiene 19 canzoni per oltre 70 minuti, pubblicati in diverse versioni remix. “Abbiamo incluso tutte le canzoni che abbiamo terminato di scrivere e lavorare. Mi rendo conto che si possa pensare che il disco sia troppo lungo, e che le diverse versioni faranno dire a qualcuno che non so fare scelte. Ma credo questo non sia un disco da ascoltare tutto d’un fiato, va preso poco per volta, così ci metterà più tempo annoiare”.
Quanto al titolo, già utilizzato da R.E.M. e da Peter Gabriel, spiega: “Non lo sapevo prima. Ho scoperto recentemente entrambi le cose, e comunque avevamo già deciso il nostro titolo da tempo. Ci siamo detti: perché cambiarlo? Non c’è un vero motivo…”.
Shania non si sente legata più di tanto alla musica country che l’ha adottata e che ancora affiora nella sua musica (“è stato il genere che ha decretato i miei primi successi, ma sono cresciuta ascoltando e cantando di tutto. In quell’ambiente sono sempre stata un’artista controversa, chi non mi sopporta adesso per i miei successi pop rock già non mi sopportava tempo fa”), ed ha le idee chiare su come non farsi schiacciare dal confronto tra “Up!” e “Come on over”: “Mi rendo conto che è molto difficile ripetere quel risultato, ma non mi interessa. Spero solo che chi mi ascolta giudichi questo disco la mia prova migliore. Se poi venderà di meno, pazienza. Tanto, negli ultimi cinque anni, non mi risulta che nessun altro abbia ripetuto queste cifre…”
(Gianni Sibilla)
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