La redazione di Rockol non è responsabile del contenuto di questa notizia, che è tratto da un comunicato stampa. Artisti, etichette e aziende che vogliono rendere note le proprie iniziative attraverso la pubblicazione di un loro comunicato stampa in questa sezione possono indirizzare una e-mail a presskit@rockol.it. La pubblicazione dei comunicati è a discrezione della redazione.
GUARDA CHE LUNA!
in tournée
con: Banda Osiris, Gianmaria Testa, Enrico Rava, Stefano Bollani, Enzo Pietropaoli, Piero Ponzo
disegno luci di Maurizio Viani
regia di Giorgio Gallione
PRODUZIONI FUORIVIA - TST
IN TV
25 ottobre- ore 21.25: TELE + Bianco
(con replica il 27 ottobre alle 15.25)
ripresa televisiva registrata al Festival "Mantova Letteratura" il 6 settembre 2002
IN TEATRO
3 novembre 2002: CONCORDIA (MO) - Teatro Municipale
26 novembre - 1° dicembre 2002: MILANO - Teatro Smeraldo
3 dicembre 2002: CASALE - Teatro Municipale
4 dicembre 2002: TORTONA - Teatro Civico
6 dicembre 2002: ALBA - Teatro Sociale
10-15 dicembre 2002: TORINO - Teatro Carignano
7-8 e 9 febbraio 2003: FERRARA - Teatro Comunale
Torino e la musica dei night, delle balere. Buscaglione, il primo jazz, le notti all'ultimo respiro. La malavita un po' inventata un po' sul serio e la fabbrica, laggiù, lontana, in sottofondo. La luna che si specchia in mari immaginati, il fumo di mille sigarette, whisky e donne -ah che donne!- dalle curve mozzafiato, ma solo raccontate.
Guarda che luna…
Ci sono Enrico Rava, Gianmaria Testa e la Banda Osiris insieme per la prima volta. Come a dire il jazz, la canzone italiana e la musica che fa la parodia e ride di se stessa. E poi c'è Fred Buscaglione che è il grimaldello, l'occasione, il punto di partenza, l'atmosfera. C'è Fred che aleggia e cuce insieme i vari quadri, anche se nessuno lo citerà mai, assolutamente mai.
Raccontare questo “Guarda che luna…” non è cosa semplice. Forse si può cominciare dicendo che cosa non è: non è uno spettacolo teatrale, non è un concerto, non è un'antologia in musica e non è neppure un omaggio a Fred Buscaglione. Piuttosto vengono in mente le scatole cinesi, ne apri una e dentro ne trovi un'altra e poi un'altra ancora e poi ancora. Viene in mente una storia che si costruisce a mano a mano e che si regge anche su ciò che nella storia non sta scritto: ricordi, malinconie, tenerezze e risate, un certo spirito del tempo… A fare da legame, una parola, una situazione oppure una melodia. C'è una finestra che si affaccia su un paesaggio e il paesaggio è attraversato da una strada e la strada porta molto più lontano di quanto l'occhio può guardare. C'è la luna di Buscaglione ma anche quella di Testa, “sopra i tetti di Torino”; c'è una notte fatta di botte, spari e “ossa rotte” che porta a un'altra notte e a un'automobile che aspetta e che riparte all'alba sulle note di Chet Baker. C'è l'atmosfera di Parlami d'amore Mariù e di Baciami piccina e poi quella del night dove il pianoforte è un tavolo da biliardo e le donne sono “Joking Lady” con “curve mozzafiato”. Si ride, si sorride, si ricorda, ci si abbandona alla tenerezza, si canticchia, si è presi da sorpresa….
Guarda che luna….
GUARDA CHE LUNA!
in tournée
con: Banda Osiris, Gianmaria Testa, Enrico Rava, Stefano Bollani, Enzo Pietropaoli, Piero Ponzo
disegno luci di Maurizio Viani
regia di Giorgio Gallione
PRODUZIONI FUORIVIA - TST
IN TV
25 ottobre- ore 21.25: TELE + Bianco
(con replica il 27 ottobre alle 15.25)
ripresa televisiva registrata al Festival "Mantova Letteratura" il 6 settembre 2002
IN TEATRO
3 novembre 2002: CONCORDIA (MO) - Teatro Municipale
23-24 novembre 2002: PORDENONE - Auditorium Concordia
26 novembre - 1° dicembre 2002: MILANO - Teatro Smeraldo
3 dicembre 2002: CASALE - Teatro Municipale
4 dicembre 2002: TORTONA - Teatro Civico
6 dicembre 2002: ALBA - Teatro Sociale
10-15 dicembre 2002: TORINO - Teatro Carignano
7-8 e 9 febbraio 2003: FERRARA - Teatro Comunale
Torino e la musica dei night, delle balere. Buscaglione, il primo jazz, le notti all'ultimo respiro. La malavita un po' inventata un po' sul serio e la fabbrica, laggiù, lontana, in sottofondo. La luna che si specchia in mari immaginati, il fumo di mille sigarette, whisky e donne -ah che donne!- dalle curve mozzafiato, ma solo raccontate.
Guarda che luna…
Ci sono Enrico Rava, Gianmaria Testa e la Banda Osiris insieme per la prima volta. Come a dire il jazz, la canzone italiana e la musica che fa la parodia e ride di se stessa. E poi c'è Fred Buscaglione che è il grimaldello, l'occasione, il punto di partenza, l'atmosfera. C'è Fred che aleggia e cuce insieme i vari quadri, anche se nessuno lo citerà mai, assolutamente mai.
Raccontare questo “Guarda che luna…” non è cosa semplice. Forse si può cominciare dicendo che cosa non è: non è uno spettacolo teatrale, non è un concerto, non è un'antologia in musica e non è neppure un omaggio a Fred Buscaglione. Piuttosto vengono in mente le scatole cinesi, ne apri una e dentro ne trovi un'altra e poi un'altra ancora e poi ancora. Viene in mente una storia che si costruisce a mano a mano e che si regge anche su ciò che nella storia non sta scritto: ricordi, malinconie, tenerezze e risate, un certo spirito del tempo… A fare da legame, una parola, una situazione oppure una melodia. C'è una finestra che si affaccia su un paesaggio e il paesaggio è attraversato da una strada e la strada porta molto più lontano di quanto l'occhio può guardare. C'è la luna di Buscaglione ma anche quella di Testa, “sopra i tetti di Torino”; c'è una notte fatta di botte, spari e “ossa rotte” che porta a un'altra notte e a un'automobile che aspetta e che riparte all'alba sulle note di Chet Baker. C'è l'atmosfera di Parlami d'amore Mariù e di Baciami piccina e poi quella del night dove il pianoforte è un tavolo da biliardo e le donne sono “Joking Lady” con “curve mozzafiato”. Si ride, si sorride, si ricorda, ci si abbandona alla tenerezza, si canticchia, si è presi da sorpresa….
Guarda che luna….