
Come i Grammy influiscono massicciamente sulla successiva classifica USA, giustamente in Gran Bretagna i Brit Awards si riflettono sulla chart locale. Ecco così che, ad oltre un anno dalla pubblicazione, e dopo aver conquistato il trono vare volte, "Our version of events" di Emeli Sandé, disco premiato ai Brits, si riprende la prima posizione. Intanto la chart cugina, quella dei singoli, incorona "One way or another (Teenage kicks)" degli One Direction; il disco benefico diventa il singolo UK più venduto del 2013 per il maggior volume di vendite in sette giorni. Mentre "Our version" di Emeli, che ai Brits ha conquistato "Best British fenale artist" e "Best British album", arriva intanto a quota 1.620.000 copie, si rialza anche "Babel" dei Mumford & Sons ("Best British group" ai premi) che passa dal cinque al due; deflagra dal 48 al 4 "Every kingdom" di Ben Howard ("British male", "British breakthrough"). Ma da notare c'è anche l'ottima entrata, sul terzo gradino, di "Push the sky away" di Nick Cave. Chiude la Top 5 la colonna di "Les misérables". Altri beneficiati - sia con vittorie sia solo con nomination - dalle doti taumaturgiche dei Brit Awards: "Red" di Taylor Swift che era ormai al 25 e rimbalza al 7, "Fall to grace" di Paloma Faith che era al 19 e va al 10, "An awesome wave" degli Alt-J che era sprofondato al 33 e viene rivitalizzato al 13. Altri piazzamenti non-Brits: l'omonimo di Jake Bugg al 6, "Unorthodox jukebox" di Bruno Mars all'8, "Holy fire" dei Foals al 9.
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