Parafrasando il titolo di una loro canzone, "What makes a good band"? Chiedetelo a David Letterman, che un paio di anni fa li ha invitati nel suo show, e gli sono piaciuti talmente tanto che gli ha chiesto un bis, offrendo uno dei miglior passaggi televisivi di un gruppo in TV degli ultimi anni - ripetuto quando è uscito "The glorious dead". Degli Heavy vi abbiamo parlato spesso da queste parti e nel nostro piccolo abbiamo cercato di ricreare una situazione del genere, invitando la band in redazione a suonare.
E abbiamo capito cosa rende grande una band: il carisma, la voglia di suonare sempre e comunque. E' domenica mattina. Gli Heavy arrivano con il loro tour bus da Zurigo, dove hanno suonato la sera prima. Gli apriamo l'ufficio gli offriamo una buona dose di caffé e pasticcini. E loro cantano. Vogliono suonare tutti e quattro e così fanno - mancano solo i fiati, ma quelli in uno mini concerto acustico non ci stanno. Pronti, via. Attaccano con "What makes a good man".
Kelvin Swaby ha carisma, sempre, anche in un piccolo ufficio. "Non c'è verso che mi tolga gli occhiali da sole a quest'ra", dice ridendo. E poi racconta del loro passaggio al Letterman: "Tutti vanno lì è 'play nice'", dice con un'espressione tanto chiara quanto difficile da rendere in italiano. "Noi siamo andati a suonare cattivi, come facciamo di solito, e lui è rimasto a bocca aperta".
Ecco, quella cattivera la mettono anche in acustico: guardate questa bella versione di "Curse me good", con tanto di coinvolgimento finale di tutti gli spettatori in redazione. Se ve li siete persi finora, rimediate.