Tre film in cartellone al festival di Cannes "si fanno notare per il loro rapporto con la musica". In "Bowling for Columbine" di Michael Moore "il sulfureo Marilyn Manson viene intervistato dal regista a proposito della violenza degli adolescenti americani". E poi rock di rottura anche in "24 hour party people" firmato da Michael Winterbottom: nella Manchester del '76 si raccontano le gesta dei Sex Pistols e la nascita di un'etichetta poi diventata "storica", la Factory Records. Atmosfere più tranquille con Bryan Adams, che arriva alla Croisette per pubblicizzare l'ultima creatura della DreamWorks, il lungometraggio d'animazione "Spirit cavallo selvaggio". Ed Ennio Morricone lancia la proposta: perché non inserire la musica nel palmarès del festival?
(Fonte: La Stampa)
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