Il 26 dicembre 2008 Rockol riportava: "Il museo degli Abba che si sarebbe dovuto inaugurare a Stoccolma prende tempo perché in Svezia non si riesce a trovare un edificio adatto e che metta tutti d’accordo. O, più esattamente, il palazzo ci sarebbe: è il vecchio Stora Tullhuset, ma i lavori di ammodernamento vanno (molto) a rilento. Così, invece che far restare i ben 750 pezzi di “memorabilia” in cantina a prendere umidità, gli organizzatori hanno deciso di spedirli in tour in tutto il mondo. Il museo si sarebbe dovuto aprire ai visitatori il 4 giugno 2009" Sono passati tre anni abbondanti e, a quanto pare, una soluzione definitiva è stata trovata: il museo dedicato ai quattro scandinavi sarà inaugurato a Stoccolma nella primavera del nuovo anno. Bjorn Ulvaeus ha riferito a Sky UK che non mancherà all'apertura e che spera altrettanto facciano gli altri tre. Ma per l'occasione non ci sarà alcuna reunion. "Ormai siamo l'unico grande gruppo che non si è mai riunito", ha detto il ricchissimo musicista. "Penso che ciò sia cool. Credo che sia meglio ricordarsi degli Abba come un gruppo di persone che negli anni Settanta era giovane, ambizioso ed energico, non come dei vecchi che si sentono obbligati a cantare continuamente". Secondo Sky il museo offrirà ai visitatori costumi di scena, strumenti e "memorabilia" vari. Secondo il "Daily Telegraph", il pubblico potrà anche cantare con gli "Abba" grazie ad un ologramma del gruppo.
Gli Abba, sebbene la loro avventura sia durata solamente per un decennio (1972-1982), vendono ancora in maniera consistente e la loro raccolta "Gold" nello scorso maggio ha raggiunto i 5 milioni di copie vendute nella sola Gran Bretagna. "Negli ultimi vent'anni", ha detto Martin Talbot della Official Charts Company, "nel Regno Unito un nucleo famigliare su cinque ha acquistato una copia di 'Gold'. E' un altro record incredibile di una carriera di successi straordinari".