 
                                            Remo Anzovino, compositore (e avvocato penalista) di Pordenone, arriva con "Viaggiatore immobile" al quarto album (dopo "Dispari", 2006, "Tabù", 2008, e "Igloo", 2010). Sin da giovanissimo Anzovino ha scritto colonne sonore per il cinema, musiche di scena per il teatro, canzoni per bambini e soundtrack per spot pubblicitari, ma ha acquisito notorietà musicando il cinema muto: ha partecipato a molti festival cinematografici creando con le proprie composizioni colonne sonore per film di Fritz Lang, Charlie Chaplin, Buster Keaton.
	
	In "Viaggiatore immobile" protagonista è il pianoforte a coda, omaggiato già dalla copertina del disco (realizzata da Oliviero Toscani). Prodotto dal sound designer e producer giapponese Taketo Gohara (Vinicio Capossela, Baustelle, Banda Osiris, Mauro Pagani, Verdena), con gli arrangiamenti orchestrali di Stefano Nanni, l’album contiene dodici composizioni e si conclude con una suite per pianoforte e coro virile – costituito da 42 voci maschili del Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro, uno dei maggiori ensemble maschili al mondo ‐ dedicata alla tragedia del Vajont, di cui nel 2013 cadrà il cinquantesimo anniversario.
