La riedizione di “My sweet Lord” di George Harrison, fortemente voluta dal “Sun”, il maggiore quotidiano popolare britannico, si piazza direttamente al primo posto delle nuove classifiche britanniche dei singoli. Fu proprio “My sweet Lord” ad assicurare all’ex Beatle il suo primo numero uno: correva l’anno 1971. Tutti gli incassi derivati dalla nuova edizione verranno devoluti in fini benefici, e più esattamente alla Material World Charitable Foundation, ente “ombrello” che distribuisce denaro a vari altri enti “minori” nel mondo. Nuove entrate anche in posizione d’onore e sulla terza tacca con, rispettivamente, “Get the party started” di Pink ed “AM to PM”, il debutto britannico di Christina Milian. Scendono “Addicted to bass” firmata Puretone (4) e “More than a woman” di Aaliyah (5). Entra sull’ottavo gradino “Star guitar”, il nuovo singolo dei Chemical Brothers. Esordio anche per “Bad intentions”, il nuovo di Dr Dre, che si piazza in decima posizione. Così così il nuovo singolo di Elton John, “This train don’t stop there anymore”: numero 24. Pochi spostamenti nella classifica degli album. Gli Stereophonics rimangono abbarbicati al primo posto con quel “Just enough education to perform” che ormai ha raggiunto le 41 settimane, “Swing when you’re winning” di Robbie Williams rialza la testa ed è secondo, il “pub crooner” Gordon Haskell passa dal 2 al 3 con “Harry’s bar”. Ancora in Top 10 Sophie Ellis-Bextor, Dido, Nelly Furtado, Sum 41, Jools Holland, Anastacia ed Alicia Keys.
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